Braccio di ferro sull’ex panificio Ricciarelli ANCORA polemiche sul recupero dell’ex panificio Ricciarelli per il quale il consiglio comunale con i voti della maggioranza di centrodestra ha approvato il piano attuativo, che prevede la trasformazione dei volumi per attività artigianale in un complesso residenziale di circa 5.900 mc, inferiore alla cubatura esistente. L’assessore all’urbanistica Luca Livieri ha spiegato in Consiglio le motivazioni di una scelta che risolve una questione ferma da oltre 3 anni e in linea con la normativa vigente. Il piano prevede anche l’aumento di parcheggi pubblici in un’area, quella di viale Marconi, che ne è carente. Motivazioni che non soddisfano il circolo di Rifondazione comunista che non ha partecipato alla discussione consiliare non avendo propri rappresentanti in consiglio comunale, ma che intende esprimere «la nostra ferma opposizione ad un progetto che permette una trasformazione alla pari da volumetria industriale a residenziale, come se si trattasse di un piano di recupero quando invece si prevede la completa demolizione dell’esistente, la costruzione di edifici nuovi con una diversa destinazione d’uso. Inoltre, a causa del perverso istituto della monetizzazione delle aree verdi, si cancella verde pubblico per fare parcheggi e aumentare ulteriormente le volumetrie. In pratica saranno concessi circa 6000 mc, invece di circa 4800 mc». Una critica che appare legittima, ma che sembra non tenere conto né della normativa vigente in materia di recuperi edilizi, né che si tratta di un intervento di limitate dimensioni, non paragonabile ad altri (ex Deltafina, Franchi e Petrini), che prevedono nel complesso 500mila metri cubi di volumetrie e sui quali si dovrà aprire un dibattito pubblico.
Massimo Stangoni

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