ASSISI LICEO PROPERZIO DA SOSTENERE. ‘BONGHI’ E ‘MARCO POLO’, SI TRATTA
— ASSISI — MAGGIORANZA e opposizione fanno quadrato e si adoperano per le scuole di Assisi: lo garantisce la giunta, si sta muovendo, con proprie iniziative, il Pd.
«Il nostro è un parere totalmente contrario ad ogni ipotesi di spostamento — viene annunciato da palazzo dei Priori —. Il liceo Properzio è una storica istituzione culturale di Assisi che l’amministrazione comunale di Assisi ha cercato e cercherà di sostenere. Le istituzioni scolastiche si sviluppano bene nei luoghi dove le identità storico culturali sono affini ai corsi di studi; durante il terremoto del 1997 venne spostato, improvvisamente a Bastia Umbra una parte dell’Istituto Tecnico che, dopo alcuni anni, ha visto diminuire molto gli iscritti».
«Il Pd di Assisi è al lavoro per la salvaguardia e il potenziamento del sistema scolastico e formativo della città — annuncia Federico Masciolini, segretario comunale del Pd, con l’occhio rivolto alle vicende del Properzio, ma anche agli accorpamenti degli istituti ‘Bonghi’ e ‘Marco Polo’ —. Prendo atto che ancora una volta sindaco e giunta hanno scelto di procedere con esternazioni spot senza minimamente accennare un’analisi sul quadro d’insieme che caratterizza il sistema scolastico e formativo del nostro territorio».
Detto che il Pd è contrario all’ipotesi di spostamento a Bastia Umbra di una sezione del liceo Classico, non comprendendone la necessità e l’opportunità, Masciolini evidenzia l’ opportunità di un impegno a più ampio raggio nell’interesse dei ragazzi e dei loro genitori, così come dei lavoratori della scuola e dell’intero sistema scolastico assisano.
«SONO IN CORSO una serie di incontri con i singoli dirigenti scolastici degli istituti del comune di Assisi per verificare le loro posizioni sull’offerta formativa delle proprie strutture e le conseguenti necessità in termini di spazi — spiega il segretario del Pd —. Un’impostazione che non punta alla mera gestione del contingente, ma che ha l’ambizione di avviare una riflessione sul futuro delle scuole, anche alla luce della recente approvazione del piano dell’offerta formativa regionale dal quale emerge che, oltre a quanto già in esso contenuto, l’impianto normativo derivante dalle ultime manovre imporrà a partire dal prossimo anno una riorganizzazione della rete scolastica molto più stringente ed impegnativa».
M.B.

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