“Sentire le dichiarazioni del Consigliere Pecci, in merito alle note vicende dell’impianto per la produzione di energia elettrica, fa tornare subito la memoria ai lunghi anni, decenni, durante i quali gli abitanti di Costano, pur denunciando essi una situazione tutt’altro che normale, (sfociata poi nella determinazione della magistratura volta alla chiusura delle attività suinicole), mai hanno ricevuto ascolto e impegni dalle Amministrazioni precedenti, alle quali Pecci stesso ha sempre partecipato in prima persona.
E’ anche evidente che la posizione assunta dalla Segreteria del PD, in controtendenza rispetto ad azioni ed orientamenti degli altri suoi organismi territoriali di pari livello o sovraordinati, oltre a quelli delle Amministrazioni di ogni ordine e grado da loro guidate, trova quale unica giustificazione il volersi mettere in mostra, vestendo i panni, oggi stranamente, di paladini a difesa dell’ambiente.
Non può funzionare cosi, anche perché la memoria corta potrebbero averla in pochi e, soprattutto, perché l’oggetto del contendere va nel senso di voler valorizzare terreni e territori, che molto hanno risentito negativamente dell’azione del passato.
Mi piace approfondire, ora, un argomento che sta a cuore ai nostri amici di sinistra: la richiesta di intervento dell’Amministrazione per individuare nel nostro territorio aree nelle quali vietare la installazione di impianti a biomasse.
La legge Regionale ed i relativi regolamenti individuano già i siti meritevoli di attenzione ed esprimono titolo di preferenza per la localizzazione di che trattasi, in prossimità di detrattori ambientali, (depuratore civile), già presenti.
E’ chiaro anche che la Legge Regionale parte dal presupposto che le tecnologie applicabili, supportate da ampia letteratura scientifica, certificazione e sperimentazione da parte di molte Università nazionali, non rappresentino un problema per l’ambiente, ma, al contrario, possono contribuire al suo miglioramento: si produce energia evitando di usare la combustione di elementi fossili. Da quello che ho appena scritto appare evidente la considerazione che ho per questo genere di impianti, ma ho voluto, comunque, ascoltare i timori e le perplessità degli abitanti di Costano, impegnandomi prima ed effettuando poi, un chiaro colloquio con la direzione aziendale della impresa investitrice, durante il quale è stato chiesto il passo indietro rispetto al progetto agricolo presentato.
A tutt’oggi, nonostante dichiarazioni rilasciate da soggetti appartenenti alla Società Agricola, nulla di scritto è ancora stato recapitato in risposta alla nota ufficiale inviata da questo Comune.
Resta il fatto che il provvedimento autorizzativo di competenza della Conferenza dei Servizi, all’uopo convocata (costituita da 21 tra Enti, e settori tecnici), sta seguendo il suo iter con l’acquisizione dei pareri, attraverso i quali si potrà conoscere la legittimità del progetto.
Sindaco
Stefano ANSIDERI
Bastia Umbra, 30 gennaio 2012
Ufficio Stampa del Sindaco
Partendo dal presupposto che per me è sbaglato coltivare ettari di mais con l’unico scopo di alimentare una centrale invece che le persone o gli animali, (ma questa è una mia personale idea) io credo che di BIO non ci sia assolutamente nulla in quanto i campi coltivati di sicuro saranno riempiti di pesticidi o altri medicinale che servono per non far ammalorare le piante (lo fanno per quello ad uso alimentare provate a pensare per questo) e poi si dice che gli scarti della centrale dovrebbero essere ributtati nel terreno, ecco questo è il punto principale, simao sicuri che ,come ha detto il sindaco, i terreni e le falde acquifere di costano gia martoriate da decenni di scarichi incontrollati degli escrementi dei suini siano adatte a questo tipo di trattamenti? io non lo credo che ci vorrebbe uno studio specifico per quella zona.
Mi sembra tutto molto strumentale … ricorsi al TAR, manifestazioni, si stà mettendo il carro davanti ai Buoi … il Sindaco, così si scrive, ha interceduto presso l’azienda per perorare la causa dei costanesi, quindi per fargli fare marcia indietro; ma è diritto dell’azienda fare il biogas, quindi la decisione spetta alla conferenza dei servizi e all’arpa. Ma se questi due organi danno parere positivo perchè l’azienda rispetta tutte le leggi, … chi andrà a fare ricorso al TAR contro una cosa legale ? E poi se l’azienda chiederà il risarcimento danni a chi lo chiede ? Prima di partire a testa bassa, cari costanesi, non ascoltate le voci politiche … ma quelle della legalità !!
errata corige
io non credo e penso che ci vorrebbe uno studio specifico per quella zona.
Comunque vada questa amministrazione sta tenendo fede alla parola Cambiare, almeno oggi si discute, ci si confronta e ognuno espone le proprie idee e convinzioni, a prescindere dagli schieramenti, con le precedenti amministrazioni c’era chiusura totale, addirittura per fare il sottopasso di S. Rocco furono utilizzate parole forti come “passare sopra a chi si opponeva”.
Il cambiamento è epocale, non esistono più cittadini di serie A e serie B.
Un appunto che mi sento di fare è che questa amministrazione deve concretizzare di più.
la news di voler presentare via telematica leggi presso l’UE da parte dei cittadini è una grande novità… qui di cosa si stà parlando? biomassa che impoverisce il nostro suolo x permettere ad una AZIENDA PRIVATA DI VENDERE ENERGIA ALL’ENEL, in un sito adatto, perchè è già martoriato dal depuratore civile… c’è sempre un italietta che va a 2 marce… serie A o serie Z… vedete voi come chiamarla.