«DALLA ‘BOZZA’ di riforma della sanità umbra, per l’ospedale di Assisi purtroppo solo la riconferma della sua fine» dice il consigliere Giorgio Bartolini non mancando di rilevare un fatto che balza agli occhi: ogni giorno, dalla stampa, si apprende il vanto di qualche direttore sanitario che, per gli ospedali della dimensione di Assisi, quali Umbertide, Pantalla, Branca, dà notizia di strutture ed interventi innovativi tali da far crescere l’offerta ed il prestigio di questi piccoli ospedali mentre per quello di Assisi vige un silenzio comatoso. «Tranne la notizia che il suo punto nascita, ventennale fiore all’occhiello, chiuderà — aggiunge, ricordando la farsesca e ben calcolata vicenda del primario di ostetricia —. Con la chiusura del punto nascita si perderanno tutti i servizi di supporto, con la necessità di trasferire ogni tipo di urgenza in altro presidio ospedaliero della rete Dea (Città di Castello, Branca, Foligno, Spoleto, Orvieto), in aggiunta a Perugia e Terni. Dopo le rassicurazioni del sindaco, due sono le cose: o Ricci, che da sempre ha negato la chiusura del punto nascita, ha portato in giro i cittadini, o si è fatto prendere in giro bloccando di fatto ogni utile iniziativa positiva».
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