COMUNICATO STAMPA
I risultati del sopralluogo all’impianto agricolo alimentato a biogas di Cremona sono ritenuti soddisfacenti e incoraggiano ad andare avanti nell’ipotesi di realizzare un impianto simile a Costano. Alla ricognizione dell’impianto, che si è svolta martedì 3 gennaio 2012, hanno partecipato il Sindaco Stefano Ansideri, l’assessore comunale all’Ambiente Francesco Fratellini, i consiglieri comunali di maggioranza Jacopo Cairoli, Stefano Santoni, Stefano Giuliani e Gianluca Ridolfi. Assenti, invece, i consiglieri comunali di minoranza che erano stati invitati.
La visita è stata guidata dall’ingegnere Maurizio Commodi, uno dei progettisti dell’impianto a biogas di Costano, che ha organizzato il sopralluogo per dare risposte concrete a tutti gli interessati ad approfondire la conoscenza di un impianto a biogas, in particolare ai partecipanti dell’assemblea pubblica, svoltasi martedì 27 dicembre 2011, in cui è stato presentato il progetto di impianto da realizzare nel territorio comunale di Bastia Umbra. Alla ricognizione a Cremona, effettuata in pullman, hanno partecipato anche rappresentanti di altri Comuni, tra i quali amministratori di Castel Ritaldi, il Comune umbro che ha già approvato un impianto con le stesse caratteristiche di quello di Bastia.
Il sopralluogo ha fornito alcune importanti risposte. Innanzitutto sull’odore, una caratteristica negativa evidenziata nel corso dell’assemblea, che è stata smentita a Cremona, dove dall’impianto a biogas delle stesse dimensioni di quello previsto a Costano non provengono odori nocivi, ma unicamente un odore naturale di ambiente agricolo, accostabile a quello prodotto dagli insilati.
Quanto al rumore dell’impianto, (da sottolineare che la centrale opera in ambiente agricolo) a Cremona si è potuto verificare, anche con l’utilizzo di un fonometro posto a 10 mt dai motori dell’impianto, che il rumore è ‘medio-basso’ e ulteriormente riducibile con l’apposizione di barriere naturali, alberi, che sono previsti nell’impianto di Costano.
Infine, il traffico, questione sollevata nell’assemblea pubblica di dicembre a Bastia, nell’impianto di Cremona non costituisce un problema. Il progetto per l’impianto di Costano prevede che, per portare i materiali dai terreni agricoli all’impianto a biogas, il traffico si concentrerà in tre periodi all’anno, ciascuno di 10 giorni. E’ da rilevare il fatto che nei 250 ettari di terreno collegati all’impianto di Costano i camion seguiranno tre percorsi diversi, frazionando in tal modo il volume di traffico complessivo prevedibile.
Bastia Umbra, 5 gennaio 2012
Ufficio Stampa del Sindaco
Questo comunicato sicuramente farà dormire tranquilli gli abitanti di Costano perchè visitare un impianto con insilato gia stipato da almeno 2 mesi e con temperatura vicino allo zero è come andarlo ha visitare il mese di agosto dopo il taglio con temperature a 35 gradi.Poi non ci avete informato sulla fertirrigazione se i reflui liquidili li avete visti solo in laguna ho li avete annusati al momento del ritorno sul terreno.
Quante persone che abitano nei paragi avete sentito e vi hanno confortato dicendovi che non c’è nessun disagio.
Noi costanesi vorremmo capire come mai noi dovremmo subire questo disagio, se qualcuno ce lo spiegasse,forse potremmo farcene una ragione.Chi ci guadagna? Non certo il nostro paese e all’amministrazione che cosa viene in cambio?
MAH…….
peppe è la solita sinfonia! lo schifo tutto a costano! fate le biomasse sull’area Franchi se è tutto odore di saponetta!!! vergogna!… e si però pianteranno tanti alberelli che risolveranno il problema!
le voglio far notare che l’impianto bio sorgerà vicini ad un depuratore…
Un conto è biomasse e un altro biogas, la parola bio non significa che sia innocua. Chi ha intenzione di fare questa centrale dovrebbe spiegare onestamente i vantaggi ma soprattutto gli svantaggi di questa centrale in modo che i cittadini sappiano a cosa vanno incontro e decidano spontaneamente se ne vale la pena o meno.