Ecco il presepe antidroga UNA NATIVITÀ ambientata fra i tossicodipendenti per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni a una lotta senza quartiere contro un fenomeno che uccide, ‘brucia’ troppi giovani e che ha effetti dirompenti sul piano sociale e della sicurezza. La pro Loco «Francesco Dattini» e la parrocchia Sant’Apollinare di Capodacqua d’Assisi, per il quarto anno, propongono una rappresentazione della Natività fuori dagli schemi tradizionali e ‘impegnata’: dopo quelli incentrati sugli incidenti stradali, in agricoltura e su quelli sul lavoro, quest’anno si punta sulla droga, il «Natale fra i drogati». Così il tradizionale presepe, simbolo di speranza, risulta sospeso su un ambiente dove giacciono due giovani con l’ago infilato nel braccio e tutt’intorno degrado e alcol.

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