IL PONTE pedonale sul Chiascio all’altezza del Villaggio XXV Aprile non è stata una soluzione, né viaria, né ambientale. L’opera realizzata nei primi anni del nuovo secolo dall’amministrazione del sindaco Bogliari doveva essere un incentivo al transito di pedoni, biciclette e ciclomotori escludendo i veicoli. Una visione bucolica e poco realistica, tanto più perché realizzata con una forte pendenza. Un problema che si ripresenta ogni anno in corrispondenza dei freddi invernali. Un anonimo burlone ha messo un cartello in dialetto per sollecitare l’amministrazione del sindaco Ansideri ad intervenire perché la pavimentazione tutt’altro che antisdrucciolevole del ponte si ghiaccia rappresentando un pericolo per chiunque vi transita. Il Comando dei vigili, in risposta all’appello, ha apposto un cartello invitando le persone interessate a verificare, prima di attraversarlo, che il rivestimento non sia ghiacciato. Una soluzione ‘tampone’ cui dovrebbe seguire, quanto prima possibile, un nuovo rivestimento che renda transitabile il ponte anche d’inverno.
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