Stasera al teatro Excelsior un’assemblea pubblica per fare il punto della situazione

BETTONA – Questa sera alle 20,30 al teatro Excelsior di Passaggio è in programma l’assemblea pubblica organizzata dal centrosinistra e dai comitati ambientali su “Quali politiche per lo sviluppo del territorio di Bettona: ambiente, turismo, cultura, agricoltura e zootecnia”, alla quale parteciperanno rappresentanti locali,provinciali e regionali. Alla luce del complesso quadro economico locale, in un territorio storicamente votato alla zootecnia provato dal blocco del comparto suinicolo e fermo da anni in attesa di conoscere il proprio destino,la discussione non potrà prescindere dalla riflessione sul futuro del biodigestore. Soprattutto alla luce dei recenti sviluppi.Dalla Regione, nei giorni scorsi, si è registrato un intervento congiunto dei consiglieri Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Maria Rosi (Pdl) che evidenzia un sostegno bipartisan alla trasformazione del depuratore ex Codep in impianto a biomasse.“Non si può continuare a strumentalizzare su una questione così importante; i biodigestori – ha detto Chiacchieroni – sono espressione di eco-compatibilità e del progresso dell’ingegneria bio. Ne è la riprova il fatto che siamo copiati non solo in altre regioni, ma in tutta Europa”.Parole che, naturalmente, suscitano il plauso del consigliere provinciale nonché vice sindaco di Bettona Valerio Bazzoffia,il quale ricorda come già il consiglio comunale di Bettona abbia operato in tal senso approvando “le linee guida per la trasformazione dell’impianto in una centrale per la valorizzazione energetica dei prodotti agricoli”.Dall’altra parte c’è chi, tuttavia, potrebbe storcere il naso. A cominciare dal Partito democratico, in seno al quale non è da escludere il delinearsi di una spaccatura.Non più di un mese fa, infatti, il segretario del Pd bastiolo Vannio Brozzi, insieme agli altri esponenti del centrosinistra locale riuniti in comitato, presentava agli assessori regionali e provinciali la richiesta ufficiale di revoca o sostanziale modifica del protocollo per il revamping dell’impianto, il quale suggerisce il recupero del biodigestore e la sua trasformazione in impianto per la produzione di energia elettrica da biomassa. “Tale decisione -sentenziava il comitato ai primi di ottobre – si ritiene una fuga in avanti sull’accordo di programma che sembra non tener nessun conto di quello che è accaduto in questi ultimi anni”. E se, a livello regionale,l’inedita alleanza Pd-Pdl lascia aperti tutti i giochi, sarà interessante capire in
che modo essa si rifletterà a livello locale. Già da stasera.

Sara Caponi

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