Le religioni del mondo tornano a dialogare CONTO alla rovescia per la visita del Papa, all’insegna dell’operatività: per la logistica, per la sicurezza, per l’accoglienza. Definito il programma, si lavora all’allestimento degli spazi che ospiteranno a Santa Maria degli Angeli e ad Assisi, Benedetto XVI e i leader religiosi. Saranno circa 300 gli esponenti delle varie fedi mondiali che si uniranno al Papa nella città di San Francesco, raggiungendola insieme a lui in treno da Roma. Rispetto ai precedenti incontri di Assisi — dopo quello dell’86, ci furono quelli del’93 in piena crisi dei Balcani e del 2002, dopo l’attentato al World Trade Center — c’é un aumento dei delegati musulmani e per la prima volta parteciperanno anche personalità ‘non credenti’; tra i delegati ci saranno gli intellettuali Julia Kristeva, Remo Bodei, Guillermo Hurtado e Walter Baier.«CON GIOIA ed emozione la fraternità dei Frati Minori della Porziuncola accoglie il Santo Padre Benedetto XVI e i rappresentanti delle religioni del mondo, pellegrini ad Assisi per rinnovare l’impegno della pace e del dialogo, nella memoria dell’incontro promosso dal beato Giovanni Paolo II 25 anni fa — dice padre Fabrizio Migliasso, custode della basilica papale di Santa Maria degli Angeli, prima tappa (dalle 10.15) del pellegrinaggio di giovedì —. L’evento a cui ci stiamo preparando, soprattutto con la preghiera, non sia solo una commemorazione, ma diventi una realtà capace di donare nuovi slanci e speranza al mondo intero. Da questo luogo così caro a San Francesco possa ripartire con nuovo entusiasmo la costruzione del dialogo interreligioso». «UN PELLEGRINAGGIO ad Assisi, città amata e visitata da uomini di ogni cultura e religione trova il suo senso più vero — fa eco padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro convento —: é il luogo in cui é vissuto e ha proposto instancabilmente il messaggio di pace e di bene San Francesco, il fratello universale, che nel suo essere pienamente uomo di Dio e immagine di Gesù Cristo crocifisso, ha rispettato, amato e servito ogni uomo come fratello e sorella e ogni essere creato». «La durezza dei tempi non scalfisce il dialogo francescano che continua a crescere, specie fra i giovani, nel segno del carisma del nuovo Pontefice»: sono le parole di Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia di Perugia. «Siamo profondamente grati a Benedetto XVI per avere scelto di tornare ad Assisi a parlare, attraverso i rappresentanti delle religioni, con le coscienze di ogni uomo che, sul pianeta — conclude Guasticchi —, consapevole del dramma, vuole lasciare una parola di dialogo, un gesto di riconciliazione, un atto d’amore verso i fratelli, anche e soprattutto quelli dai quali lo separano innumerevoli motivi di diversità».
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