Eccellenza La vittoria sul campo del Casacastalda proietta la truppa di Scarfone al secondo posto. Ma è una gioia velata di tristezza
L’autore del 2-0 del Bastia conosce da sempre il tifoso biancorosso caduto dagli spalti
BASTIA UMBRA – “Non lo so cosa mi ha dato la forza di andare avanti e poi di segnare. Di solito non mi butto in azioni come quelle, ma ci credevo, ho pensato che potesse essere l’occasione giusta e ci ho provato,è andata bene. E poi mi sentivo strano, dopo quello che era successo al mio amico, ho riversato in quel tiro tutto il mio dolore”.Alessandro Marchetti ha segnato il gol che ha regalato i tre punti al suo Bastia nel match contro il Casacastalda. Ma a 24 ore di distanza da quell’impresa,non c’è voglia di festeggiare i tre punti: “Non ce l’avevo allora e non ce l’ho adesso -racconta – sono molto scosso,perchè il ragazzo che è caduto dagli spalti dello stadio di Valfabbrica è un mio amico. Ci conosciamo da quando eravamo bambini, usciamo insieme.Dunque è facile capire come io mi senta. Quando la palla è entrata in rete, ho provato un misto di gioia e dolore. Sono contento per i tre punti, ci mancherebbe altro. Ma penso al mio amico e sto ancora male. Segno pochi gol e non posso godermeli,è strano…” Prova a voltare pagina, Marchetti e a concentrarsi sul campionato e su quei tre punti pesanti che hanno regalato nuovo slancio al Bastia di Rosario Scarfone: “Venivamo da un inizio di stagione decisamente non bella – dice – perchè in Coppa Italia avevamo fatto male e l’inizio di campionato non era stato del tutto positivo In questa sfida riponevamo moltissime speranze e così è stato. Sicuramente il primo gol di Pica ci ha dato grande slancio, poi mi è capitata quella occasione e non ci ho pensato su due volte”.Un successo che proietta il Bastia al secondo posto subito dietro alla Narnese: “Inutile negarlo, la nostra è una squadra costruita per ambire a traguardi importanti, abbiamo giocatori che possono decisamente fare la differenza. Alla vittoria del campionato non pensiamo, almeno per adesso, preferiamo vivere al massimo ogni partita, però è chiaro che nella nostra testa c’è una stagione di grande livello”. E adesso c’è anche un motivo in più: “Sicuramente quello che è successo al nostro tifoso ci ha lasciato tutti molto scossi -conclude Marchetti – e io lo sono più di tutti visto l’amicizia che mi lega a lui. E’ a lui che dedichiamo la vittoria e per lui, oltre che per gli altri tifosi,che lotteremo su ogni pallone nelle prossime partite. Speriamo di poterlo rivedere allo stadio presto e di festeggiare qualche traguardo insieme con
lui”.

di EMANUELE LOMBARDINI

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