Bastia Umbra Il senza tetto riconosciuto grazie alle immagini delle telecamere del servizio di sorveglianza
Svanita la crisi mistica si pente e lo denuncia per circonvenzione d’incapace
PERUGIA – Gli affreschi di Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco lo avevano rapito. Una giornata intera trascorsa nei luoghi simbolo dell’esperienza di Francesco d’Assisi lo avevano anche un po’ confuso, visto quello che è successo al termine del pomeriggio alla stazione ferroviaria di Bastia Umbra. Come il poverello di Assisi un giovane perugino ha deciso di abbandonare i beni di questo mondo per dedicarsi allo spirito; ha deciso di lasciare tutto quanto in suo possesso e di darlo ai poveri. Il ragazzo, con qualche problema d’identità,ha prima trascorso la giornata ad Assisi, si è immerso nel misticismo pauperista e poi ha preso il treno. Alla stazione di Bastia Umbra, però, è sceso dal convoglio, si è fermato sulla banchina della stazione e ha iniziato a pregare, mettendosi in ginocchio.Preso da una crisi mistica il giovane ha iniziato a spogliarsi,lasciando i vestiti per terra e rimanendo nudo sul pavimento della stazione. Alternando preghiere e predicazione e all’espressione del desiderio di prendere il treno per raggiungere Dio il giovane si aggirava per la stazione in cerca di poveri e disagiati ai quali donare i suoi beni.Una ricerca non molto difficile in una stazione ferroviaria.Dopo pochi passi, infatti, il giovane si imbatte in un mendicante,o clochard o senzatetto che dir si voglia. nella tasca dei pantaloni che si trascina dietro ci sono quasi 4mila euro (il viaggio verso Dio era costoso, dirà alla polizia ferroviaria) e li mette in mano al povero della stazione.Passati alcuni giorni, però, il giovane si è rivolto alle forze dell’ordine denunciando di essere stato truffato, indotto con l’inganno a donare i soldi all’uomo. Tanto bene il momento della donazione era stato ripreso dalle telecamere della stazione e non c’è voluto molto per risalire all’identità del clochard.E una volta rintracciato è stato denunciato per circonvenzione d’incapace. Accusa che lo ha portato davanti al giudice per l’udienza preliminare.L’uomo, difeso dagli avvocati Vincenzo Rossi e Nicoletta Vitale,si trova in carcere per un’altra disavventura penale.

di UMBERTO MAIORCA

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