Polemica per le farmacie chiuse

Il Pd attacca la maggioranza sulle ferie della comunale
Il sindaco ribatte che i volontari portano le medicine a chi ha difficoltà

BASTIA UMBRA (al.ga.) – Le farmacie comunali chiuse. Il Pd attacca e l’amministrazione comunale risponde. “Dal giorno dell’apertura delle stesse, non era mai successo che si verificasse la chiusura di una settimana delle due farmacie comunali – si dichiara dal coordinamento bastiolo del Partito democratico – e riteniamo questa scelta completamente sbagliata, perché si toglie un servizio essenziale nelle zone di riferimento,si recano danni economici alla collettività comunale (la chiusura farà venir meno incassi per il bilancio),si crea un disservizio alla cittadinanza interessata, in particolare per gli anziani, e perché la chiusura della farmacia numero 2, situata nel quartiere di Villaggio XXV Aprile obbligherà tutti i residenti della zona a trovare la farmacia di riferimento”. Ma dal palazzo del municipio bastiolo giunge una risposta ben precisa:“La normativa regionale prevede la chiusura delle farmacie per ferie, oltre al fatto che il sindaco possa chiedere eventuali autorizzazioni alla deroga con richiesta motivata.
Nel caso specifico, si è inteso dare la possibilità,limitatamente al periodo di tempo di una settimana, di godere del periodo feriale a ogni singola struttura, privata e pubblica, normalmente interessata da turni di apertura e di disponibilità che incidono pesantemente nell’organizzazione complessiva e nella vita privata degli addetti.Tuttavia, è stato deciso di potenziare l’attività svolta dai volontari del telefono d’argento,che già operano per
la consegna dei farmaci agli anziani e ai soggetti più deboli.Va, inoltre, considerato che l’eventuale disagio è comunque minima cosa rispetto alla chiusura complessiva delle farmacie durante la domenica e le altre festività, quando rimangono aperte soltanto due strutture in tutto il territorio del comprensorio. Il gruppo bastiolo del Pd trae conclusioni che vanno nel senso opposto al significato del provvedimento,non conoscendo la questione di cui si tratta”