La replica
Il Bastia risponde ai genitori sugli aumenti
BASTIA UMBRA – Dopo la polemica sollevata ieri su queste pagine per l’aumento delle rette per i ragazzi del Bastia, l’assemblea del settore giovanile risponde. “E’ veramente deprecabile che un pugno di persone strumentallizzino una situazione di sopravvivenza di una società dilettantistica, per colpire, forse, singole persone per vecchi rancori mai sopiti. Una società di calcio giovanile formata da 40 persone che si impegnano sopra le forze con dedizione ed impegno encomiabile, ognuno certo, con i suoi difetti, ma sicuramente con lealtà. C’è un nuovo gruppo dirigente a capo della struttura organizzativa e guarda caso sono tutti genitori di ragazzi che giocano nelle giovanili del Bastia, per cui, credo non prenderebbero mai una decisione che potesse pregiudicare il buon andamento della società in cui è iscritto il proprio figlio, ma certo, i malfidati di turno pensano che loro percepiscano dei soldi.Chi protesta è in malafede e si dovrebbe vergognare di averlo fatto, visto che a tutti i genitori, in ben dieci riunioni, è stato spiegato nei minimi dettagli i motivi per cui è stata fatta questa scelta, una scelta, quella di far pagare il kit dei ragazzi alle famiglie, dettata solo dalla sopravvivenza della società e pertanto dei 300 ragazzi iscritti, in una società di tutto rispetto, che da sempre punta alla crescita, sia umana che tecnico-atletica dei piccoli e meno piccoli atleti. La cosa migliore sarebbe che di punto in bianco tutti abbandonassimo questa cosa, nella speranza che gli autori di questa “denuncia”, non abbiano solo penne cariche di inchiostro, ma anche cervelli carichi di buona volontà”.
Come è mai possibile rispondere ad una critica con questa durezza o meglio rozzezza. Spendete meno e meglio per la prima squadra e investite nel settore giovanile. Smettetela di fare i Moratti del villaggio!
Ma la società sportiva ha pagato l’affitto dei campi sportivi come fanno le altre società per il palazzetto e le palestre ??? Per 10 anni ne hanno usufruito gratis, quindi adesso pagano o ancora le società di calcio usufruiscono gratis delle strutture, mentre le piccole società sportive come di regola pagano le strutture ???
Torno a ripetere – Tutti si devono adoperare per il bene della società in forma gratutita così è il vero volontariato.
A questo livello giocare ai DIRETTORI ecc. ecc. significa farlo sul futuro sportivo della società ( quindi dei ragazzi ) e sulle spalle dei genitori.
Francamente mi sembra una cosa DEPLOREVOLE.
E fatela finita con questa farsa della società sportiva, era meglio una volta con le varie società Costano, Ospedalicchio, Bastia ecc.., che gestivano ognuno i propri ragazzi senza chiedere una lira e si autogestivano l’impianto chiedendo solo qualche contributo sporadico al comune in materiali, con l’avvento di questa società le più piccole sono costrette a pagare affitti improponibili, ricevono contributi è vero ma se andate a guardare in proporzione molto minore mentre la società in questione praticamente tanto spende di affitto e tanto riceve, è come che gioca gratis, in più c’è la retta…………. a buon intenditor poche parole.
Se non bastasse mancano anche i vecchi derby tra le varie frazioni e il capoluogo, una vera palestra di agonismo e correttezza, cosa che sembra sparita oggi e non mi voglio sbagliare è calata anche la qualità del gioco dei ragazzi.
Io penso che la società sportiva non possa essere un’ azienda che offre lavoro e danari.
La società sportiva si deve nutrire di sano volontariato effettuato, in questo caso, per amore delle sport e della salute dei nostri ragazzi.
Una così fatta gestione può, certamente, sopravvivere con rette molto più basse delle attuali.
Se questo oggi non avviene è segno evidente che ci sono dei “costi” ELIMINABILI.