ASSISI MENTRE IL SINDACO INVITA AD EVITARE ALLARMISMI Ben 3600 i pazienti che trovano assistenza nella struttura PER L’OSPEDALE l’amministrazione comunale e il sindaco invitano ad evitare allarmismi, il consigliere Pettirossi (Pd) invoca l’istituzione di una commissione, ma intanto fra la gente il malumore continua; ora, sul piede di guerra, sono i 3600 diabetici che trovano assistenza presso la struttura ospedaliera della città serafica. «Per effetto di opinabili scelte organizzative interne un altro settore importante del nostro ospedale rischia una mortificante destrutturazione che potrebbe preludere ad un ennesimo episodio di quella eutanasia dei servizi già drammaticamente vissuta per altri reparti quali ginecologia e ostetricia, pronto soccorso, chirurgia — sottolineano alcuni assistiti —. Si tratta del Centro di diabetologia, meritoriamente istituito e fatto crescere dal dottor Antonio Frascarelli ed oggi affidato all’unico superstite dei fondatori, il dottor Giuliano Vitali, chiamato peraltro ad altre contestuali incombenze non conciliabili con la necessaria continuità e fluidità del servizio e con la indispensabile frequenza del rapporto con i circa 3600 pazienti censiti nel nostro territorio».
Gli effetti di questa situazioni sarebbero oltremodo negativi; a cominciare dall’effetto del forzato dilatarsi dei tempi di attesa sulla funzione di prevenzione di quelle complicanze che, notoriamente, fanno del diabete una patologia a forte rischio degenerativo, i cui esiti graverebbero pesantemente sul sistema sanitario per gli inevitabili e sicuri aumenti dei costi diretti e indiretti, conseguenti al cronicizzarsi della malattia la cui velocità di evoluzione e progressione è fortemente legata alla tempestività ed efficacia dell’intervento medico e specialistico.
«La struttura non è quindi un lusso da ridimensionare sulla base di miopi criteri ragionieristici, ma un presidio fondamentale rivelatosi in grado di ottenere ottimi risultati in termini di terapia e di impostazione di corretti stili di vita — aggiungono ancora gli affetti dalla patologia che sono seguiti dal Centro di diabetologia —. Nel Centro abbiamo trovato una guida sicura, altamente specializzata a livello di personale medico e paramedico. Non vogliono esserne privati e sono pronti a mobilitarsi per ottenere un effettivo mantenimento di quello che giustamente ritengono un loro diritto consolidato».
UN ALTRA TEGOLA, dunque, sull’ospedale di Assisi con il sindaco Ricci che tende a tranquillizzare la cittadinanza anche alla luce del fatto che l’Asl 2 inizierà a breve lavori di riqualificazione e che ci si sta adoperando per una conferenza programmatica individuare, nel prossimo Piano sanitario regionale, adeguate risorse per l’ospedale di Assisi. «Ho chiesto, con una mozione, l’istituzione di una commissione di studio, ai sensi dello Statuto comunale, per il rilancio dell’ospedale di Assisi — dice invece il consigliere Pettirossi —. Commissione della quale possono far parte tecnici ed esperti della materia per cercare di individuare una soluzione adeguata e concreta ai problemi che attanagliano l’ospedale».
Maurizio Baglioni
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