L’iniziativa Un comitato ha richiesto l’apertura pomeridiana e il ritorno del servizio in piazza del Comune
di ELISA FALCHETTI
ASSISI – In questi giorni, nelle attività commerciali e ricettive del centro storico e fra i residenti, gira una raccolta firme, promossa dal “Comitato dei commercianti della zona alta”, per richiedere l’apertura pomeridiana dell’ufficio postale della città e il ritorno del servizio in piazza del Comune.Il presidente del comitato, di recente costituzione, Claudio Bergamo, spiega le ragioni delle istanze: “La nostra associazione coinvolge già numerosi commercianti e muove da motivazioni di ampio respiro, non solo relative al settore turistico e produttivo, ma d’interesse collettivo e sociale. Il comitato – spiega -non nasce infatti come strumento di contestazione ma con intenti propositivi e l’obiettivo di lavorare per la città in collaborazione con l’Amministrazione e le associazioni già presenti nel territorio”.L’obiettivo primario è quello di riportare l’ufficio postale in centro. Il programma del comitato coinvolge numerose realtà sociali e si pone altri obiettivi.
Claudio Bergamo infatti continua:“Non si può prescindere poi dal rispetto del fattore estetico e dal decoro nell’arredo pubblico e delle attività, e un segno di civiltà sarebbe l’installazione di totem per raccogliere i bisogni degli animali. La nostra città – continua – merita inoltre di essere vissuta a piedi perché solo in questo modo è possibile coglierne a pieno il fascino e la bellezza, si dovrebbe quindi pensare a una progressiva pedonalizzazione del centro storico, almeno nei giorni di maggior flusso turistico. Altre importanti azioni sarebbero riportare in piazza del Comune il
mercato del sabato, creare nel Pincio un ‘percorso avventuroso’ per i bambini e per loro anche una ludoteca e un baby parking .Assisi merita inoltre di essere sede di master e università di alto livello e di avere un ospedale d’eccellenza, saremo quindi fermi e difensivi contro coloro che si muoveranno in tal senso . Due le provocazioni avanzate – continua -, abolire la tassa su insegne e pubblicità e quella sulla nettezza urbana, almeno nei periodi di bassa stagione, su superfici non produttive degli alberghi”.

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