LA SCORSA settimana la sinistra (Rc, Sel e Pd) ha criticato l’amministrazione comunale per aver aumentato le rette negli asili nido comunali a partire dal 1 settembre prossimo. In alcuni casi, è stato detto, l’incremento supera 100 euro mensili. Una decisione, in verità non nuova perché decisa lo scorso dicembre nell’ambito del bilancio preventivo del Comune. Per rispondere alle critiche interviene il sindaco Stefano Ansideri con una lunga lettera in cui spiega questa decisione e ironizza con i partiti della sinistra. Cita una serie di cifre per ricordare che le tariffe degli asili comunali sono ferme dal 2005, mentre il costo annuo del servizio per l’assistenza di 91 bambini è passato da 611mila agli attuali 809mila euro. Il servizio a domanda individuale viene pagato per il 60 per cento con denari pubblici. Ecco la ragione principale per cui si è deciso di intervenire. Gli aumenti sono graduati in base al reddito delle famiglie, utilizzando l’Isee e stabilendo che sotto i 10mila euro di reddito Isee la tariffa non aumenta. Un primo incremento per i redditi tra 10 e 20mila euro e ancora più consistente oltre 20mila. Il sindaco fa l’esempio di una famiglia, composta da 4 persone con un canone di affitto di 700 euro mensili, e con reddito di 20mila euro Isee, che equivale ad un reddito effettivo di circa 55mila euro.

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