Nuovo sopralluogo dell’Arpa lungo il torrente a Tordibetto: “Presenza di liquami”
I residenti: “Schiuma nera e cattivo odore da anni”
ASSISI – (PantJ Ci risiamo. Puntuale è tornata quella schiuma bianca e densa. E’ tornato quel cattivo odore che ti entra nelle case e nelle narici. Il fosso delle Rufole non è nuovo ai brutti risvegli del mattino, soprattutto d’estate. I cittadini lo ripetono da anni, i più anziani forse da venti. L’Arpa nell’ultimo anno e mezzo ha fatto almeno cinque sopralluoghi. “Il nostro torrente è diventato una discarica a cielo aperto – dicono i residenti – ci sversano la notte e ormai è morto. Una volta ci andavamo a pescare, adesso c’è solo la puzza”. Quindici giorni fa l’ultima segnalazione ai carabinieri del Nucleo ecologico che già conoscono la “pratica”. E ora i residenti sono decisi a fare un passo in avanti: armati di macchina fotografica e penna. Pronti ad andare in Procura, pronti a chiamare i personaggi televisivi più in voga che possono megafonare il problema. Pronti a tutto, senza avere la certezza di riuscire a cambiare una situazione che sembra per l’Arpa comunque in via di risoluzione. Due giorni fa il sopralluogo del tecnico della sezione territoriale dell’Arpa, Antonio Bagnetti, che ha confermato le tracce di inquinamento. “Abbiamo registrato la presenza di liquami – conferma il responsabile del distretto Perugia-Todi-Bastia, Carlo Uzzoli – ma il fenomeno è in fase di soluzione. Stiamo comunque prendendo provvedimenti al riguardo, sia come Arpa, così come il Noe e la stessa polizia provinciale”. Lo scorso anno a maggio gli uomini del capitano Giuseppe Schienalunga avevano posto sotto sequestro i capannoni di una delle due aziende della zona che si occupano di allevamento di maiali. Insomma, ancora liquami nell’Umbria verde. Ancora il problema della regolamentazione dello smaltimento dei reflui di allevamenti suinicoli che sono la fonte di sostentamento per molti produttori umbri. Ancora fiumi, falde acquifere e terreni che devono essere tutelate. Assisi guarda alla collina di fronte, a Bettona e a quella vicenda emblematica della gestione del depuratore la cui soluzione passa per un’aula di tribunale (nuova udienza il prossimo 2 maggio davanti al gup). E mentre al lago il problema comincia a farsi caldo, Marsciano approva in questi giorni un regolamento per l’impianto di Olmeto.

Corriere-2011-04-15-pag23

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