Genitori preoccupati dopo un incontro con il vice sindaco
BASTIA UMBRA – Alcuni genitori dei bambini che frequentano il nido comunale “Piccolo Mondo” si augurano di aver frainteso il messaggio che è stato portato loro da Rosella Aristei, vice sindaco, nonché assessore alla pubblica istruzione del comune di Bastia Umbra. Il gruppo, infatti, riporta quanto compreso nel corso di un’assemblea che è stata convocata martedì 12 aprile presso la struttura pubblica dedicata all’infanzia, alla presenza delle educatrici, dell’Aristei e di Elisa Granocchia, responsabile del settore sociale del comune bastiolo. “L’assessore Aristei c’ha comunicato che, in sede di amministrazione comunale, il 30 dicembre 2010 c’è stata una delibera con cui si è approvata la decisione di aumentare la retta mensile di ogni bambino che frequenta il nido ‘Piccolo Mondo’, per una quota che oscilla da 60 a 100 euro per fascia I.s.e.e., indicatore della situazione economica equivalente – riportano alcuni genitori che si dichiarano sbigottiti rispetto alla notizia – che entrerà in vigore dall’anno scolastico 2011/2012. In pratica, da settembre 2012, i genitori che pagavano, ad esempio, 260 euro ne pagheranno 370; ovviamente per ogni bambino la cifra raddoppia e, quindi, chi ne ha due pagherà 740 euro. A questo punto, visto che fare i confronti è possibile, abbiamo fatto notare al vice sindaco che la quota mensile necessaria per far frequentare ai propri figli il nido comunale, si avvicina a quella richiesta dalle strutture private, con la bella differenza, però, che gli asili privati garantiscono l’orario di chiusura prolungato, l’apertura del sabato mattina, nonché il servizio anche nei giorni di festività e ferie. Inoltre, l’aumento della quota mensile andrebbe a colpire in modo imbarazzante quei genitori che hanno più di un bambino da iscrivere al nido. L’Aristei ha dichiarato che i genitori sono liberi di scegliere il privato se questo offre loro dei servizi migliori e che l’amministrazione comunale non si è posta il problema delle giovani coppie genitrici di più figli”.
Alberta Gattucci

Corriere-2011-04-14-pag21

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