Mentre continuano le polemiche all’indomani dell’approvazione del piano regolatore
Procedure specifiche per le strutture di Assisi e Santa Maria degli Angeli
ASSISI – Trentuno punti all’ ordine del giorno esaminate in due sedute fiume. La legislatura di Claudio Ricci si chiude all’insegna della religione, con l’approvazione del gemellaggio con Wadowice, città natale del beato Giovanni Paolo II e con il disco verde all’ordine del giorno con cui si attivano le procedure per definire specifiche convenzioni, al fine di un sempre maggiore collaborazione con le basiliche papali di Assisi e Santa Maria degli Angeli. Sul fronte opere pubbliche, via libera al progetto di secondo stralcio dei lavori di riqualificazione del centro di Petrignano (parcheggio dietro la chiesa e ponte pedonale fra il parcheggio e il riqualificato campo sportivo per circa 300mila euro) e al censimento dei beni sparsi, con cui potranno essere riattivati centinaia di interventi edilizi negli edifici isolati in zona agricola seguendo rigidi criteri di qualità. Nella giornata di lunedì, erano state invece approvate le osservazioni al piano regolatore generale (che la rivista Architettura e Paesaggio ha inserito tra le migliori 25 esperienze urbanistiche italiane degli ultimi 50 anni; il piano regolatore sarà peraltro presentato a giugno a Parigi). “Le osservazioni – sottolinea una nota dell’amministrazione comunale – rispondono alle numerose esigenze di cittadini, imprese, attività e associazioni del comune. Si tratta di un atto storico per il territorio di Assisi, in grado di creare un incisivo strumento di sviluppo socio economico, assicurando anche un adeguato livello di tutela dell’ambiente, attraverso le linee guida di restauro del paesaggio e il piano di gestione del sito Unesco di Assisi”. Dopo le critiche di Sinistra Critica per la bocciatura dell’osservazione presentata da circa 60 cittadini di Rocca Sant’Angelo (che avrebbe impedito di trasformare alcuni ettari di terreno da sempre area agricola di pregio in zona edificabile) anche la Mongolfiera si scaglia contro “un piano predisposto in quattro e quattr’ otto ed approvato in piena campagna elettorale, diventando moneta di scambio elettorale. Questo metodo – condiviso da maggioranza, fuoriusciti dell’Udc e dagli estromessibartoliniani, capaci di criticare Ricci solo a parole – ha superato anche i limiti della decenza amministrativa, stravolgendo tutte le regole minime che la commissione consiliare urbanistica si era date per l’esame delle osservazioni al piano regolatore”. La Mongolfiera critica anche quei “consiglieri diventati capipopolo che vogliono solo abbattere i limiti” e sottolinea come “l’eredità di Bartolini-Ricci sarà un’Assisi diversa da quella che il mondo ci invidia: nessuna parte del territorio sarà risparmiata, il colle storico sarà riempito di palazzoni e condomini, zone agricole e zone di montagna saranno arricchite di attività ricettive, con l’abbattimento di ogni sorta di vincolo, le frazioni diventeranno un ammasso informe di case, assisteremo ad un vero e proprio sacco urbanistico di Assisi- Sempre che il tutto – conclude la Mongolfiera – non si riveli una truffa elettorale: se la Provincia farà il proprio dovere di tutela paesaggistica, dovrà chiedere di eliminare le incongruenze e migliaia di metri cubi in eccesso”.

Corriere_p20_30032011

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