Ad Umbrafiere il convegno sulla progettazione di involucri ad altissima efficienza organizzato dalla Centro Infissi
L’architetto Masciarelli ha illustrato la realizzazione di una “casa passiva”
In Italia la normativa Uni 7697 disciplina le applicazioni del vetro in edilizia ai fini della sicurezza

BASTIA UMBRA – Si è parlato della progettazione di involucri ad altissima efficienza ieri nella sala convegni dell’Umbriafiere di Bastia. “Ecoinvolucro, esplorare nuove soluzioni”, questo il titolo del convegno organizzato dalla Centro Infissi, nell’ambito di Expo-casa 2011.
Ad aprirlo, Maurizio Ridolfi, responsabile commerciale della Centro Infissi, che ha spiegato il nodo centrale della discussione: le “pareti trasparenti”.
Infatti il secondo a intervenire è stato Fabrizio Da Col, responsabile tecnico della della Glass6, con un passato in Saint-Gobain Glass (partner del convegno).
Da Col ha spiegato l’importanza delle vetrate ad isolamento termico rinforzato, che d’estate riducono la trasmissione del calore proveniente dall’esterno, mentre d’inverno garantiscono l’apporto della luce e del calore naturale proveniente dall’esterno. “Lo scopo di queste vetrate – ha ricordato Da Col – è quello di migliorare l’efficienza energetica degli edifici”. Non solo apporto energetico, ma anche acustica. Quando si scelgono le finestre, bisogna tener presente anche un fattore molto particolare: il rumore. Un vetro stratificato acustico ha al proprio interno uno speciale plastico capace di ammortizzare i suoni. La scelta della vetrata deve avvenire in base all’esigenze dell’edificio: una scuola ha una necessità maggiore di ridurre la penetrazione dei suoni rispetto ad un’abitazione. Un altro aspetto importante su cui puntare è il fattore sicurezza. “C’è in Italia -spiega Da Col – una normativa, la Uni 7697, che disciplina le applicazioni del vetro in edilizia ai fini della sicurezza. Se uno si fa male con il vetro, magari tagliandosi, pensa ‘è colpa mia’, ma in realtà esiste una normativa e va rispettata”. Infatti una vetrata di sicurezza, in caso di forte impatto, evita che il vetro si frantumi, tutelando l’incolumità delle persone.
Successivamente l’argomento è tornato sull’efficienza energetica. L’architetto Francesco Masciarelli ha presentato una “casa passiva” realizzata – e abitata – da lui in località Fontana, presso Colle della Trinità. “Per ‘casa passiva’ – ha specificato Masciarelli – si intende un edificio nel quale è possibile mantenere un livello climatico confortevole (circa 20 gradi) senza l’ausilio di sistemi attivi o tradizionali per il riscaldamento, ma usufruendo, ad esempio, di un sistema di ventilazione. La casa passiva deve rispettare una serie di requisiti”. Poi ha evidenziato come la spesa economica iniziale sia alta, ma viene ammortizzata nel tempo: “Con una casa passiva la spesa energetica annua complessiva si aggira intorno ai 500 euro, in 50 anni riesci a recuperare le spese risparmiando sull’energia”.
Ha chiuso il convegno Ornella Mantovani, titolare della Centro Infissi: “Questo convegno dimostra l’importanza della sinergia tra imprese e studi tecnici per garantire al cliente il meglio per le proprie esigenze”.di EMMANUELE LENTINI

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  • ….Con una casa passiva la spesa energetica annua complessiva si aggira intorno ai 500 euro, in 50 anni riesci a recuperare le spese risparmiando sull’energia”

    Fra 50 anni??? beato chi ci arriva.

  • Veramente nel mio intervento io avevo detto che, con riferimento specifico all’edificio in oggetto e non alla casa passiva in generale, in 50 anni si avrebbe avuto l’azzeramento teorico del costo di costruzione.
    Cioè dopo circa 50 anni i risparmi derivanti dalla maggior efficienza energetica, avrebbero azzerato l’investimento immobiliare.
    Il che è, mi pare, piuttosto diverso da quanto riportato nell’articolo.
    Una maggior attenzione nel citare dati e fatti sarebbe decisamente auspicabile onde non indurre in errore i lettori.
    Francesco Masciarelli

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