Presentata ieri la candidatura alle primarie del centrosinistra del candidato del Pd. Presenti i vertici regionali del partito
di MASSIMILIANO CAMILLETTI

ASSISI – Assisi come prima tessera di un mosaico di Comuni (da Bastia Umbra a Bettona, passando per Torgiano) che il centrosinistra deve quanto prima riconquistare. E’ questo l’obiettivo cui mira l’ex governatrice dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti, intervenuta ieri sera alla presentazione di Claudia Travicelli, candidato del partito democratico alle primarie del centro-sinistra in programma domenica 13 marzo: “Se non ora quando, con il centrodestra assisano in queste condizioni? Claudia Travicelli è un candidato molto apprezzato dall’elettorato: cinque anni fa è stata la più votata della lista del Pd e nel frattempo ha lavorato molto bene nel territorio. Con la sua candidatura il centro-sinistra ad Assisi centrerà una grande affermazione elettorale”.
Prima però c’è da passare per le primarie e superare lo sfidante Carlo Cianetti: “Travicelli –
spiega il coordinatore comunale del Pd Mariano Borgognoni – rispetto a Cianetti è più radicata nel territorio e più in grado di parlare anche a quella parte di elettorato moderato della città. Di più: è donna e questo rappresenta indubbiamente un importante elemento di novità nel quadro politico”.
Ma come si è arrivati alle primarie? Lo spiega il segretario regionale del Pd Lamberto Bottini: “Le candidature avanzate per compattare il centrosinistra a monte, senza necessariamente passare per le primarie, si sono sempre scontrate con l’indispo – nibilità dello schieramento che sostiene Cianetti. Giunti a questo punto andiamo alle primarie con un candidato competente e popolare. Superate le primarie l’obiettivo sarà quello di riportare il centrosinistra al governo di Assisi in una fase caratterizzata da divisioni profondissime nel centrodestra”.
Fa più paura Ricci o Bartolini? Difficile dirlo: “I due ex alleati – ne è convinto Borgognoni – si divideranno equamente i voti dell’elettorato di centrodestra”. Claudia Travicelli per vincere la sfida si affida alla parola d’ordine “rinnovamento”: “è la gente a chiederlo a gran voce, sapremo incarnarlo con la nostra proposta politica”.

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