Il presidente dei biancorossi se la prende con Massimetti e non solo: “Chiediamo più rispetto”

Bartolucci: “Chi ci ha penalizzato quel 16 gennaio è stato fermato. Ma gli altri?”

“In quattro casi rimontati a tempo scaduto”

BASTIA UMBRA – Il Bastia, quello che ha fatto spellare le mani e gonfiare il petto di sano orgoglio,è sparito. Dopo la terza sconfitta consecutiva, rimediata domenica sul terreno della super capolista Pierantonio, sono in molti a porsi questa semplice domanda. Dov’è finito il Bastia? Ma soprattutto un altro interrogativo la gente si pone.Si potrà invertire, questa pericolosa “tendenza al ribasso”? “Ci mancano solo i risultati – afferma con forza il presidente Paolo Bartolucci -. La squadra, fatto salvo il primo tempo disputato contro il Cannara, ha sempre sviluppato il suo gioco ed è stata punita solo da episodi particolarmente sfortunati”.Fatta questa precisazione il numero uno della società continua nella sua onesta disamina: “E’ un periodo questo che non siamo nemmeno un po’ fortunati. Mi riferisco ad alcune decisioni arbitrali che, guarda caso, indirizzano sempre la gara in corso contro di noi. A Pierantonio, contro la squadra più forte del campionato, i ragazzi fino a quel disgraziato calcio di punizione che ha consentito alla capolista di sbloccare il risultato, stavano bene in campo, indirizzando l’incontro nei giusti canoni.Purtroppo, non voglio piangermi addosso ma quell’episodio ha influito sul prosieguo della partita che sicuramente senza quella breve parentesi non sarebbe finita come è finita”.
Cosa chiede allora il Bastia d’ora in avanti?“Più uniformità di giudizio nei confronti dei nostri tesserati. Dalla partita casalinga contro il Nocera,si sono verificati nei confronti della squadra cose che ti inducono a pensare male”.Faccia alcuni esempi.
“Durante il match con il Nocera è stato buttato fuori il nostro Battistelli, il giocatore più in forma in quel periodo. Poi, in seguito a un referto arbitrale decisamente fantasioso,Battistelli è stato fermato per ben tre giornate come se Miche,fosse un killer, invece, era lui che prima di quel fatto aveva subito tantissimi falli. Ho seguìto poi,per pura curiosità, il cammino di quel direttore di gara (Massimetti, ndr). Ebbene, da quel giorno ed era il 16 gennaio, ancora deve arbitrare in Eccellenza. Evidentemente per chi controlla i direttori di gara, qualche cosa di sbagliato l’arbitro ha fatto. Per non parlare delle 4 volte che la squadra, ha subìto il gol della rimonta a tempo scaduto. Senza quelle disattenzioni arbitrali adesso la squadra si ritroverebbe con più punti in classifica”.Dunque, Bartolucci, chiede per prima cosa rispetto verso i suoi giocatori, per i tanti sacrifici che compiono, e le giuste attenzioni verso la sua società. E lo fa senza alzare più di tanto la voce e soprattutto senza sollevare, sterili e inopportune polemiche, evidenziando le cose che hanno funzionato meno. Per quanto riguarda il complesso di Renzo Tasso, al momento non c’è nessun allarmismo visto la qualità del gioco corale che lo stesso continua ad esprimere.Il Bastia, insomma, ha un buon potenziale tecnico ma che il più delle volte non è stato frenato dalla forza degli avversari di turno,ma da errori di valutazione da parte degli arbitri di turno. Qualcuno si è anche sforzato in questi giorni nel dire che a Gnagni e compagni manca un po’ di carattere. Questa cosa è una semplice banalità. Qualcuno, molto superficialmente, scambia la mancanza di carattere con l’incapacità di reagire alle avversità. Il problema legato al carattere è un altro. Dopo aver subìto un torto o presunto tale, si deve solo mantenere la calma,altrimenti dopo il danno arriva la beffa.
Leonello Carloni

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