COMUNICATO STAMPA
Torna visibile anche di notte lo stemma papale di Gregorio XIII
E’ stato riacceso, dopo molti anni, l’impianto d’illuminazione di uno dei due stemmi papali posti su un’arcata, rivolta a mezzogiorno, del ponte di Bastiola sul fiume Chiascio, risalente al XVI secolo.
L’intervento, a cura dell’impresa incaricata dal Comune della manutenzione dell’impianto di pubblica illuminazione (Sei Esse S.r.l.), è stato sollecitato dal consigliere comunale Gianluca Ridolfi del gruppo ‘Giovani Bastioli” incaricato dall’Assessore comunale ai Lavori pubblici di verificare il funzionamento dell’illuminazione pubblica. Ridolfi ha rilevato che i faretti posizionati alla base dei pilone del ponte non funzionavano ed ha richiesto l’intervento. In pochi giorni l’impianto, in pessime condizioni tanto da richiedere la sostituzione anche dei faretti oltre alle lampade, è tornato a funzionare da giovedì 27 gennaio 2011.
Ora, è visibile anche di notte lo stemma papale incorniciato su travertino di Gregorio XIII, che nel 1581 dispose il restauro del braccio sul torrente Tescio. L’altro stemma non illuminato posto sull’arcata è del pontefice Paolo III Farnese, che nel 1546 dispose la costruzione del ponte.
Lo storico ponte di Bastiola, costruito tra il 1546 e il 1581 per collegare Perugia ad Assisi lungo l’antica strada “Assisana”, fu progettato dall’architetto perugino Galeazzo Alessi.
L’Amministrazione del Sindaco Ansideri mostra così la dovuta attenzione verso diversi aspetti del decoro urbano, legati alla storia del territorio. Negli ultimi mesi oltre al ponte di Bastiola ha favorito anche l’intervento di valorizzazione dell’area a ridosso della Rocca Baglionesca, con la realizzazione di uno spazio verde attrezzato.
Bastia Umbra, 2 febbraio 2011
Ufficio Stampa del Sindaco
I compagni, così attenti alla cultura, perchè non lo hanno fatto ?
Forse perchè illuminare lo stemma di un papa è “peccato” ?
Forse perchè il ponte è di MATTONI ma non rendono ?
Bravi amministratori, grazie ai giovani !
L’intervento era doveroso, un bravo a chi si è speso in questa iniziativa.
Il ripristino dell’illuminazione è senza dubbio un atto di cultura e di civiltà.
Civiltà che a mio parere manca in tutta l’area interessata dal ponte. Un area che nelle sponde di Bastiola e all’inizio di Via Firenze ospita orticelli, baracchette semi-abusive e un gran deposito ( o non so bene come definirlo ) di pietra e materiali di scarto a cielo aperto: lo spettacolo di certo non è dei migliori.
Considerando che ci troviamo sulla strada Assisana, in una delle principale porte di accesso alla Città di Bastia, se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte…
Saluti