Forse il maltempo all’origine dell’incidente in cui ha perso la vita Auro Malinconici

Nuovi sopralluoghi sul monte Foria: si ipotizza la caduta accidentale

PERUGIA – Si terrà domani l’autopsia sul corpo di Auro Malinconici,58 anni, il dipendente delle Poste precipitato con il Cessna sui monti tra Gubbio e Scheggia, mentre era in corso un’ondata di maltempo sul Centro Italia.E proprio le avverse condizioni meteorologiche (nebbia e vento) potrebbero aver determinato la caduta dal velivolo, che si era alzato dall’aeroporto di Ancona Falconara ed era atteso allo scalo umbro di Foligno.Ieri è stata un’altra giornata di sopralluoghi sul monte Foria, nell’impervia area dell’impatto. Sotto una fitta nevicata, i carabinieri della Compagnia di Gubbio e della locale stazione di Scheggia Pascelupo,insieme al personale tecnico inviato dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo hanno nuovamente cercato indizi ed effettuato rilievi per verificare le cause dell’incidente. Al momento, in attesa dei risultati dell’ispezione cadaverica (in programma domani all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia),prevale tra gli investigatori – coordinati dal pm Antonella Duchini -l’ipotesi della caduta accidentale.
Come hanno infatti riferito le persone ascoltate nelle ultime ore, le testimonianze concordano sulla presenza di una fitta nebbia sulle alture del monte Foria.La scarsa visibilità avrebbe repentiamente mutato le condizioni di guida del Cessna, inducendo il pilota a compiere una rotta troppo bassa e trovandosi improvvisamente di fronte le rocce del monte Foria. Il velivolo – questa è l’ipotesi – sarebbe precipitato di colpo,senza quasi dare allo sfrotunato pilota la possibilità di compiere manovre di salvataggio.
Saranno inoltre gli accertamenti dell’Ente nazionale dell’aviazione civile ed eventuali perizie tecniche disposte dalla Procura della Repubblica a confermare la natura accidentale del disastro aereo. In seconda battuta non si esclude, tuttavia, che all’origine della caduta possano esserci stato un malore del pilota oppure un guasto al velivolo. Ipotesi piuttosto remote, rispetto alle cause accidentali che -come detto – sono state individuate nella fitta nebbia e la pioggia che hanno improvvisamente mutato e ridotto a zero la visuale del Cessna.L’incidente ha lasciato profondamente colpiti tutti coloro che in questi anni avevano avuto modo di conoscere la simpatia e il calore umano di Auro Malinconici, una persona ricordata dagli amici più stretti come “pilota serio ed esperto”. La notizia del decesso si è diffusa rapidamente anche negli avioclub frequentati in passato da Malinconici, dipendente delle Poste che si accingeva ad andare in pensione con l’intenzione di dedicarsi ai suoi hobby preferiti, tra cui il volo. Lo hanno ricordato con affetto gli amici dell’avioclub
di Frosinone e i soci della Italy Wings, con cui Malinconici aveva già progettato voli in tutto il Centro Italia.
Nei prossimi giorni, si svolgeranno ulteriori sopralluoghi, ma la neve caduta ieri (circa 20 centimetri)ha parzialmente rallentato le operazioni. Il Cessna sarà prelevato probabilmente da un elicottero del Corpo Forestale di Roma per effettuare altri rilievi, non appena
però le condizioni meteo lo consentiranno.L’aerea dello schianto è infatti piuttosto scoscesa e difficilmente avvicinabile in caso di maltempo.Ancora incerta infine la data dei funerali, che saranno fissati dopo l’autopsia del medico legale.
Jacopo Zuccari

Un blogger riporta le ultime parole di Auro
“Aiutatemi, non si vede nulla”
Il disperato sos prima di cadere

PERUGIA – Le ultime parole di Auro Malinconici, prima del terribile schianto, indicano proprio nella nebbia l’elemento accidentale che avrebbe portato il pilota a smarrire la rotta, impattando sul suolo del monte Foria.Sul web circola da ieri una testimonianza.
Riferita da Umbria24.it, su un noto forum di appassionati di volo (www.vfrflight.net), un pilota riferisce di essere stato testimone del seguente,drammatico,dialogo tra un uomo (si presume Auro Maliconici)e la torre di controllo di Ancona Falconara:“Falconara
Torre, qui I-AMCO, ho bisogno di aiuto,sono in nebbia e non so più dove mi trovo…”. FALCO TWR (controlloredi volo di Falconara:“Contatti Perugia APP sulla 125.60, ciao…”. I-AMCO: “Negativo Falconara, sono in difficoltà…”.Il dialogo, la cui attendibilità come
fonte di prova potrebbe essere presa in considerazione, costitusce un ulteriore tassello a sostegno della natura accidentale del disastro aereo.Il dialogo è stato riporato appunto su un sito web in cui si danno appuntamento i piloti con la passione per ultraleggeri e pipers e offre altri spunti interessanti su quanto accaduto nella giornatadi giovedì scorso sui cieli tra
Scheggia e Gubbio. “Mardilo” – questo il nome del blogger che interviene sul forum – fa una premessa.“Purtroppo ieri – spiega – ero in volo proprio in quella zona ed ho ascoltato la richiesta di soccorso dell’aereo precipitato.Provo a descrivervi brevemente la situazione nella zona,considerando che avevo percorso la sua rotta inversa (Foligno-Ancona)per dirigermi a
Fano meno di un’ora prima ed ero nuovamente in volo da Fano diretto a Pescara quando è accaduto il fatto”.Il racconto di “Mardilo” – citato da Umbria24.it – continua: “Ho sentito subito un aereo in decollo che richiedeva uno special VFR (una serie di regolazioni
con le quali condurre il volo, ndr)”. “Mardilo” lì per lì dice di non aver dato importanza all’sos raccolto via radio e conclude:”Credo che fosse proprio il Cessna”

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