Fra gli eventi per il 2011 sull’artista “non c’è ancora nulla di calendarizzato”. Si guarda al piano di fattibilità
Dovrebbero arrivare opere da altre città, ma ancora regnano le incognite
di ELISA FALCHETTI

ASSISI – Nella presentazione dei progetti di valorizzazione culturale e artistica del patrimonio della città di Assisi, fra gli eventi in programma per il 2011, un ruolo di centrale importanza era stato dato, lo scorso anno, all’organizzazione della seconda edizione della mostra su Giotto. Inaugurato l’11 aprile 2010 l’evento i “Colori di Giotto” prevedeva che i visitatori salissero sui ponteggi allestiti nella cappella di San Nicola, nella Basilica Inferiore di San Francesco, per assistere in diretta ai lavori di restauro. La visita continuava poi in pinacoteca, presso palazzo Valle-mani, per ammirare gli affreschi di Giotto e dei Giotteschi, ultima tappa il trecentesco palazzo del Monte Frumentario, location di assoluto fascino, e un allestimento virtuale e multi-mediale: riproduzioni a grandezza naturale degli affreschi della Basilica Superiore, un’occasione per il visitatore per immergersi nell’antico attraverso il moderno, per conoscere i colori originali delle opere e “interagire” con il mondo e i personaggi tanto sapientemente dipinti dall’artista.
Ad oggi gli operatori del settore turistico, ma più in generale tutti coloro che amano l’arte, si augurano di veder presto inaugurata la seconda edizione, che dovrebbe prevedere questa volta l’arrivo in città di alcune opere di Giotto. In questo senso,Civita, la società che lo scorso anno si è occupata dell’allestimento e della gestione di alcuni servizi, dichiara che al momento “non c’è nulla di calendarizzato”. Non sarà quindi possibile realizzare una seconda edizione della mostra per la primavera di quest’anno, come annunciato. Nel frattempo è stato comunque presentato ai partners istituzionali e al Comune di Assisi, la cui collaborazione e il cui contributo sono necessari per l’organizzazione e la riuscita dell’evento, un piano di fattibilità comprensivo dell’aspetto economico e delle richieste a cui sarà necessario fare fronte, considerando soprattutto che il progetto comporta il trasferimento ad Assisi di alcune opere. La società, e la cittadinanza, rimangono quindi in attesa di una positiva risposta che possa dare un seguito a un evento di pregio e di alto profilo culturale.

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