Dramma nell’Assisano Inutile la corsa in ospedale, è stata disposta l’autopsia
Aveva tre anni e stava giocando, si ipotizzano cause naturali
ASSISI- Morire a tre anni senza una causa apparente. E’ successo ieri pomeriggio a Santa Maria degli Angeli, quando A.P., di appena tre anni, è improvvisamente crollato a terra privo di sensi mentre stava giocando con il fratello di 11 anni nell’abitazione dei genitori. I familiari hanno tentato di soccorrerlo, con una prima rianimazione tentata sul posto e poi una corsa disperata verso l’ospedale di Assisi. Il piccolo è giunto già in arresto cardiocircolatorio, ed è stato vano ogni tentativo di rianimazione: ai sanitari, intorno alle 14,30, non è restato che dichiarare la morte. Un decesso che ha colto di sorpresa medici e familiari, che non hanno saputo dare una spiegazione a questa tragedia: sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Assisi, e per fugare ogni dubbio (fermo restando che il decesso è avvenuto quasi sicuramente per cause naturali) il pm Sergio Sottani ha disposto un’autopsia che dovrà accertare se il piccolo avesse, ad esempio, una qualche malformazione che ne ha improvvisamente causato la morte. Ai militari, i genitori e i medici hanno spiegato che mai il bimbo aveva accusato sintomi preoccupanti, né sono stati trovati segni evidenti di traumi sul corpicino o di occlusione delle vie respiratorie. Come molte altre volte, A. stava giocando con il fratello più grande nei corridoi dell’abitazione della famiglia, piuttosto conosciuta a Santa Maria degli Angeli, quando improvvisamente è crollato a terra senza riprendere più i sensi: la sua morte è stata dichiarata 45 minuti dopo ed a stabilire le cause sarà l’autopsia che dovrebbe svolgersi lunedì. Sconvolti i genitori, sconvolta la comunità di Santa Maria degli Angeli, che pochi mesi fa aveva perso un altro piccolo angelo: a novembre, Gabriele Sensi, tre anni da compiere quindici giorni dopo la sua morte, era morto soffocato da una castagna che aveva appena mangiato mentre era a cena in casa con la sua famiglia a Santa Maria degli Angeli. Il piccolo aveva ingoiato il frutto per intero ed i primi soccorsi prestati da padre e madre (entrambi impiegati nel settore medico) erano stati inutili. Gabriele, diventato cianotico, era deceduto in pochissimi minuti, e la successiva ispezione cadaverica aveva accertato che la castagna stessa era andata di traverso al piccolo, ostruendogli le vie respiratorie.
Flavia Pagliochini

Corriere-2011-01-16-pag04

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