A fine anno, ma anche a quasi un anno e mezzo dal suo insediamento, è ora di fare un bilancio e di esprimere il nostro giudizio politico sull’Amministrazione Comunale di Bastia Umbra. Noi siamo stati in religioso silenzio, per tutto questo tempo, poichè convinti assertori dell’alternanza e della necessità di un pò di tempo per fare cose dopo un governo quarantennale come quello del centrosinistra abbiamo atteso per vedere quali cambiamenti sarebbero stati fatti. La delusione sta prendendo il sopravvento sulle pur timide speranze. Tranne alcuni provvedimenti di risparmio di spese o la decisone di eliminare la tassa di scopo o alcune iniziative in piazza per rivitalizzare il centro storico, ma dove l’elemento commerciale-consumistico ha prevalso nettamente sull’aspetto sociale-culturale, ed altri limitati provvedimenti, sulla grandi questioni a cominciare dai problemi chiave della città quali l’urbanistica e la viabilità il nostro dissenso e contrarietà è forte. La decisione di consentire le massime volumetrie sull’area Ricciarelli, la voglia di costruire la scuola prevista nell’area Deltafina su una zona verde, scelte che non condividiamo per nulla si saldano con l’autoconvocazione di circa 40 professionisti del settore edilizio che è la palese dimostrazione di un disagio profondo nel settore. La scelta di mettere alcuni parcheggi all’inizio di via Roma creando solo caos e problemi contraddetta, a pochi mesi di distanza e quindi palesando l’assenza di una strategia, dagli ultimi provvedimenti con i quali la si annulla e contemporaneamente si riapre al traffico la piazza chiusa da quinquenni, in totale contrasto con ciò che avviene nei centri storici di tutto il mondo è per noi inaccettabile. Non si è fatto nessun passo per una città sostenibile con meno auto e più piste ciclabili rimaste solo pie intenzioni e nessun fatto. La gentile deroga al regolamento della pubblicità fatto per la Leroy Merlin è un atto di disparità che non depone a favore della giunta anche perchè quella azienda, sul nostro territorio, non aveva alcun bisogno reale di ulteriore altra pubblicità ed i pali sono stati messi in zone sbagliate e tali da rendere più brutta la città. Si è chiusa via della Rocca per lavori senza nemmeno pensare di concertare il momento migliore con le attività economiche che vi si affacciano non capendo l’importanza della democrazia e della condivisione. Si fa chiudere, con la disdetta del canone di affitto, l’unico centro sociale come quello di Mezzomiglio che non ha avuto costruita una sua propria sede ed oggi viene buttato a mare invece di studiare e lavorare insieme ad un suo rilancio: prima il danno e poi la beffa. Vengono a maturazione oggi scelte, che se pur fatte dal centrosinistra sono state condivise dal centrodestra, che abbrutiscono la città come la cementificazione su via Vittorio Veneto che oscura il “Muro degli Orti” che si affianca allo scheletro di uno ex splendido cedro del Libano. Sono rimaste inascoltate le nostre segnalazioni preelettorali su illegittimità urbanistiche come sull’area ex-ISA vicino al campo sportivo. Si ha la sensazione (si fa per dire) che le scelte urbanistiche siane dettate ancora dai poteri forti della città. Potremmo continuare ancora a lungo. Insomma il quadro non è affatto confortante, il futuro non è certo roseo anche a causa delle politiche del governo Berlusconi, la sfiducia ha il sopravvento sulla fiducia. Per questo Sinistra Critica riprende il suo ruolo naturale di voce critica per costruire con tutti i cittadini un progetto politico per la città all’altezza del suo ruolo.

Circolo di Bastia Umbra di Sinistra Critica

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