Continuano polemiche e distinguo sul documento di programmazione
A breve gli incarichi per redigere la parte operativa
ASSISI – (fla.pag.) Il nuovo piano regolatore di Assisi marcia spedito, ma anche le polemiche. La giunta comunale, l‘assessore Moreno Fortini e il sindaco Claudio Ricci, dopo l‘esame in consiglio comunale delle osservazioni generali al prg (parte strutturale) ha infatti deliberato di procedere immediatamente con gli incarichi per la elaborazione della parte operativa del piano. “L‘esame delle 27 osservazioni generali, avvenuta in consiglio comunale in modo convergente fra consiglieri di maggioranza e minoranza – spiegano i due amministratori – ha consentito di togliere alcuni vincoli in modo da poter far fare, nei limiti consentiti dalla norme regionali, anche in zona agricola, ma con criteri di alta qualità indicati dalle linee guida di restauro del paesaggio e dal piano di gestione del sito Unesco. Ora si procederà in parallelo analizzando le osservazioni particolari al prg (da completare entro la fine di questa legislatura) e anche l‘elaborazione del prg parte operativa (strumento che consente la piena attivazione dei programmi previsti dal prg) con l‘obiettivo di approvare in modo definitivo il nuovo prg tra la fine del 2011 ed il2012“. A smentire la “concordanza” tra maggioranza e minoranza è però Franco Matarangolo, “Ricci considererà poco rilevante il mio apporto – spiega il capogruppo della Mongolfiera nel blog della lista civica – ma ho partecipato ai lavori della commissione e ho dato responsabilmente il mio contributo per discutere seriamente tutte le osservazioni di carattere generale e normativo, approvando quelle che ritenevo andassero incontro a proposte di carattere migliorativo, tese particolarmente a una maggiore tutela del paesaggio e a un minor consumo di territorio. Quelle proposte dai comitati spontanei dei Castelli e della Sentinella del Subasio – elenca Matarangolo, che parla di un prg pret à porter – ma anche quelle proposte dall‘ingegner Marcucci, di ampio respiro e tesa a una stringente tutela del colle storico, e dalla Pro loco di Petrignano, che ha invocato un parco piuttosto che un‘altra colata di cemento che non serve al paese“. Di “contributo responsabile“ parla Claudia Travicelli del Pd, che auspica, “per le pratiche che sono state ritirate, come quelle di Rocca Sant‘Angelo, una risoluzione positiva come già accaduto nel caso di Viole d‘Assisi“. Ma proprio su Rocca Sant‘Angelo torna a farsi sentire anche il comitato di cittadini, “il rinvio della discussione dell‘osservazione numero 23 riguardante la trasformazione in area edificabile di circa 6 ettari di area agricola è sicuramente una mezza vittoria per il comitato – spiega Luigino Ciotti – ma non concordo assolutamente con la valutazione di Ricci secondo cui il rinvio è dettato per poter mediare le esigenze dei cittadini e comitati. Non c‘è nulla da mediare, bisogna solo cancellare il passaggio della trasformazione dell‘area agricola ad altre destinazioni, tutelare il particolare valore paesaggistico ed ambientale della zona dei castelli e recuperare molte delle abitazioni del paesino ed i vari casolari sparsi in completo abbandono“.

Corriere-2010-12-28-pag22

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