IL NEOSEGRETARIO del Pd Vannio Brozzi con l’incontro pubblico sull’urbanistica ha voluto portare un attacco forte al governo locale del sindaco Ansideri. Le critiche più feroci si sono concentrate sulla Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio voluta dalla maggioranza di centrodestra, con il massimo delle competenze possibili. La Commissione già nel giugno scorso, a soli tre mesi dal suo insediamento, è stata contestata da un gruppo di tecnici professionisti (geometri, architetti e ingegneri). Ora Brozzi ci è andato giù in maniera pesante accusando la giunta di atti illegali per il comportamento della commissione che, entrando nel merito dei singoli progetti, andrebbe oltre i limiti fissati dalla normativa vigente che, secondo Brozzi, consentirebbe alla Commissione unicamente di esprimere un parere positivo o negativo. L’accusa, però, viene radicalmente respinta dall’assessore all’urbanistica Luca Livieri il quale fa rilevare a Brozzi di aver preso un grave abbaglio. «Non tiene conto, infatti — sottolinea Livieri — che la delibera con cui il Consiglio comunale ha istituito la commissione prevede le più ampie competenze, non limitate ai siti naturalistici e a quelli storici. Lo abbiamo voluto, insieme al coinvolgimento degli ordini e dei collegi professionali, per allargare le valutazioni su tutti gli aspetti che attengono alla qualità degli interventi edilizi». L’assessore ha anche smentito che si registrino ritardi nell’iter delle procedure a causa dell’attività della Commissione, il cui operato sarà valutato dal Consiglio comunale nella prossima primavera, a un anno dal suo insediamento.

Nazione-2010-12-16-Pag14

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  • Ma se la commissione non è necessaria, cosa ci vuole per controllare il tutto ed evitare che sorgano palazzi privi di un nesso architettonico, sia tra loro che con il paesaggio. Basta percorrere via Firenze dal ponte verso il centro, si trovano costruzioni con facciate di vetro, oppure bianche e di forma tondeggiante, a mattoncini ecc. Nemmeno all’Eur di Roma vi è tanto. Poi ci sono le rampe di uscita dai garage o dei passi carrabili (tutti recenti) che danno direttamente sulla carreggiata, e per la mancanza totale della idonea visibilità viene spesso messo in pericolo chi transita sulla via adiacente. Eppure c’è una normativa che prevede una certa distanza tra il cancello/ingresso e la strada. Si assiste infatti ad auto ferme in strada che aspettano che si apra il cancello automatico, perchè?

  • Ma come poteva dire che andava bene,mica l’ ha istituita Lui e quindi come tutto ciò che non viene condiviso con è sbagliato.
    Provate a domandare a Bogliari e Lombardi.
    Io faccio quindi sono bravo, Tu fai ed io non lo sò quindi sei incapace.
    E’ l’ equazione delle vecchia/nuova politica.

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