Verso il voto Ricci lavora al riassetto di giunta mentre non si placano le polemiche
L’ipotesi di nominare vicesindaco il consigliere Udc prende forza
ASSISI – Potrebbe essere Antonio Lunghi l’annunciato – da Claudio Ricci – il nuovo assessore in giunta e relativo vice sindaco? Il nome sussurrato nei corridoi di palazzo è questo, ma non è chiaro se l’attuale capogruppo dell’Udc potrebbe entrare a titolo personale (così come lo stesso Lunghi e il collega Francesco Mignani hanno votato il bilancio, venendo poi richiamati dal responsabile nazionale per gli enti locali Maurizio Ronconi e dal commissario Paola Binetti) oppure nel quadro di un nuovo programma di fine legislatura che recepisca le “sensibilità” dell’Udc. In quest’ultimo caso, bisognerebbe vedere la risposta dei consiglieri della lista Bartolini (e di quelli del gruppo misto, Lanfranco Lollini e Stefano Pastorelli) che nei giorni scorsi avevano criticato sia i centristi che le aperture di Ricci. Il capogruppo dell’Udc non scopre le sue carte, precisando “di non voler spaccare il partito”, ma anche di aver detto più volte, in questi anni, le cose che devono essere fatte per Assisi: “Personalmente ritengo che queste debbano essere fatte con il Pdl, in questi pochi mesi e anche nella prossima legislatura: mi sembra che questa sia la linea dominante nel partito, anche se c’è chi, penso a Giovanni Raspa, non è convinto delle mie posizioni, ma si tratta di una posizione di minoranza”. Sullo sfondo, continuano i botta e risposta a distanza tra Bartolini e Ricci. Dopo l’attacco del primo cittadino sulla “solitudine” dell’ex vice, è proprio Bartolini – avvistato alla cena del Fli di domenica sera – a chiedere a Ricci “per favore” di non parlare più di lui, “visto che, contrariamente a quanto affermato, non perde occasione di fare il mio nome”. “Nel mio discorso – aggiunge Bartolini – ho solo riportato fatti, come quello che le opere di maggior importo sono state tutte
ottenute nel corso delle mie legislature, come lo svincolo Anas, il sottopasso ferroviario via Patrono d’Italia (da me richiesto a Berlusconi in occasione della visita di Papa Wojtyla nel 2002), i Pir tutti finanziati con fondi del terremoto (come i lavori per la Frana Ivancich), gli attuali lavori presso la Montedison (1,5 milioni di euro) da me richiesti nel 2005”. Insomma, se c’è un solista, questo sarebbe Ricci, “che pensa alla carriera politica, mentre a me piace amministrare nell’interesse della gente”. “Oltre mille le persone che hanno partecipato ai nostri incontri”, ribattono il coordinatore Annibale Vescovi (che ringrazia anche chi si è impegnato per le manifestazioni di sostegno al governo Berlusconi) e il sindaco, secondo cui le riunioni “hanno suscitato forte interesse perché il programma raccoglie le esigenze e le attese della popolazione”. Entro questa settimana – quando Ricci dovrebbe nominare anche il nuovo presidente dell’ente Calendimaggio scegliendo uno dei tre nomi condivisi dalle Parti e il nuovo presidente del Cst – comincerà la campagna di comunicazione ufficiale con nuovi manifesti e undicimila cartoline che entro Natale arriveranno a tutte le famiglie. “Una comunicazione – spiegano dal quartier generale di Ricci – che coniugherà le idee di esperienza e tradizione amministrativa, dal 1997 legate al fare molto senza aumentare le tasse comunali, con la volontà di costruire il futuro di Assisi”.
Flavia Pagliochini
Corriere-2010-12-14-pag21
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