Da un controllo effettuato dal Comune il 30% degli utenti non è risultato in regola con i pagamenti
BASTIA UMBRA – Non pagare la mensa scolastica è un pessimo esempio di educazione civica che ricade sull’intera comunità. Per questo motivo il Comune di Bastia ha deciso di vederci chiaro e di andare, con appositi controlli, a stanare gli eventuali “furbetti”. E il numero degli inadempienti è stato stimato intorno al 30%. “E’ stato un percorso molto impegnativo, soprattutto per gli uffici, – rileva l’assessore all’Istruzione Rosella Aristei – che hanno avuto un contatto diretto con le famiglie, con verifiche costanti dei versamenti, che hanno portato al recupero quasi totale dei crediti. I pagamenti ancora non liquidati sono oggetto di nuovi accertamenti e, se non saranno tempestivamente regolarizzati, le relative somme saranno recuperate mediante cartelle esattoriali. Un successo – continua – che dimostra da una parte la chiara volontà della Giunta comunale di mettere in moto azioni mirate a riportare principi di uguaglianza tra tutti i cittadini, dall’altra il coinvolgimento delle famiglie che, richiamate al loro dovere, hanno risposto positivamente”.L’Amministrazione dall’agosto 2010 ha avviato un’analisi degli utenti del servizio mensa. Il lavoro, che non era mai stato fatto prima, ha evidenziato che circa il 30 per cento degli utenti non erano in regola con i pagamenti. L’iniziativa adottata dall’assessorato alla pubblica Istruzione è stata gestita dagli addetti del settore comunale all’istruzione, al fine di riportare ordine tra diritti e doveri.
“L’Amministrazione del sindaco Ansideri – evidenzia l’assessore Aristei – dal suo insediamento nel luglio 2009, si è mossa con l’obiettivo di mettere tutti i cittadini in una condizione di sostanziale parità di trattamento. A questo principio si ispira anche il regolamento comunale del servizio di mensa scolastico, approvato dal consiglio comunale . In base a quanto prescritto dal nuovo regolamento, dall’anno scolastico 2010/2011 non è possibile usufruire del servizio mensa nelle scuole del Comune, se non si è in regola con i precedenti pagamenti. L’attuazione del disciplinare – conclude l’assessore Aristei – inoltre, ha dato il via ai controlli su tutti gli anni pregressi, dai quali è emerso che circa il 30% degli utenti non erano in regola”. Dunque, a Bastia è arrivata la stretta sui “furbetti” delle mense scolastiche. Basterà a stroncare il fenomeno? A dirlo sarà la prova dei fatti.
di MATTEO BORRELLI

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