IL WORKSHOP
Nuove prospettive dell’abitare, occasione per discutere di progetti e sviluppo della rigenerazione urbana in Umbria. Di questo si è parlatonel workshop, molto partecipato, “Le 3 S dell’abitare: social, student e senior housing”, nell’ambito della 41esima edizione di Expo Casa, in scena a Bastia Umbra fino a domani. Organizzato da Coop Umbria Casa, in collaborazione con Prelios Sgr, l’evento ha ospitato rappresentanti di istituzioni locali, Ordini professionali, Fondazioni e Università. Ad aprire l’incontro è stato Laerte Grimani, presidente di Coop Umbria Casa. Sono intervenuti, inoltre, Costanza Spera, assessore al Diritto all’abitare del Comune di Perugia, Erigo Pecci, sindaco di Bastia Umbra, Matteo Ragnacci, presidente Legacoop Produzione e Servizi Umbria, ed Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri della provincia di Perugia; a seguire, un panel di esperti composto da Livio Farina, architetto coordinatore della Rete delle professioni tecniche dell’Umbria, Paolo Belardi, professore ordinario di Composizione architettonica e urbana dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Marini, architetto e dirigente Pianificazione territoriale e progetti strategici del Comune di Perugia, Armando Ricca, head of social housing Prelios sgr e Alessandro Bruni, presidente di INU Umbria. Per tutta la durata di Expo Casa, Coop Umbria Casa sarà presente all’evento, insieme a Prelios, la sgr che in Umbria gestisce il fondo Asci (Abitare sostenibile Centro Italia) con la quale condivide lo stand numero 13 nella corsia E del padiglione 8 della fiera.«Ci sono tre declinazioni dell’Abitare ha spiegato Grimani , Social, Student e Senior. Il Social housing è un modello abitativo che offre soluzioni accessibili a chi incontra difficoltà nell’ottenere una casa e quindi ha bisogno, oltre che di un mutuo, di condizioni economiche sicuramente vantaggiose. Di fatto sono 40 anni che facciamo social housing qui in Umbria, abbiamo realizzato più di 2mila appartamenti e dato una casa ad altrettante famiglie; lo student housing è rivolto agli universitari, studenti ma anche professori che hanno bisogno di prendere un alloggio temporaneo nella città e questo richiede soluzioni innovative, capaci di coniugare accessibilità economica, servizi e spazi adeguati allo studio e alla vita quotidiana. Infine, il senior housing, orientato alle persone che hanno più di 65 anni, spesso sole, che quindi hanno bisogno non solo dell’abitazione ma di un ecosistema di servizi a supporto della vita quotidiana, per favorirne l’autonomia e garantire al contempo assistenza e inclusione sociale».«C’è anche una quarta S’ dell’Abitare ha aggiunto Belardi ed è la Sostenibilità, ma non quella fatta di pannelli fotovoltaici, pale microeoliche o vernice antipolvere. Mi riferisco a quello che è il fondamento della città italiana, la continuità. In futuro, per essere sostenibili, dobbiamo cominciare a demolire e densificare le città come hanno fatto in passato i nostri antenati. I centri storici dell’Umbria dove sono stati riutilizzati pietre, capitelli, fregi, per costruire sul costruito sono un esempio di sostenibilità, le periferie molto meno».A seguire, anche gli interventi di Ricca (Prelios) sul fondo Abitare sostenibile Centro Italia e di Matteo Ragnacci, che ha affrontato il tema della rigenerazione urbana.
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