A pochi mesi dal suo insediamento le priorità della giunta di centrosinistra: “Vogliamo aprire
nuovi distretti commerciali e collegare le imprese giovani con quelle storiche e più anziane”

Il primo cittadino: “Creare centri sociali come Santa Lucia aiuta a generare rete e ricreare una comunità solida”

Spazio al Natale “Per le feste c’è un programma intenso Sarà un Capodanno diverso dal solito”

di Luca Bernardini
BASTIA UMBRA Dopo 15 anni di governo di centrodestra, dal 24 giugno Bastia Umbra è tornata ad essere guidata dai colori del centrosinistra. Il traghettatore è Erigo Pecci, un sindaco che, neanche in 100 giorni al comando dell’amministrazione comunale, ha già ben delineato gli obiettivi per riportare in alto Bastia Umbra.- In questi primi mesi di amministrazione come ha trovato il Comune? Ho trovato un Comune strutturato bene, con degli uffici avviati e ormai presenti sulle dinamiche che riguardano il territorio. Tutti i lavoratori presenti qua sono professionali e competenti.- Quali sono le emergenze da risolvere nel territorio? Innanzitutto c’è la questione del Prg, un piano regolatore generale che ancora non è stato sbloccato. Questa è una problematica che il territorio si trascina da tanto tempo, quindi siamo al lavoro per risolverla. Importante anche la realizzazione dei sottopassi ferroviari, anche questo un lavoro fermo da tempo. In questi 15 anni ci siamo totalmente fermati. Un chiaro esempio si può vedere alla voce ‘strutture sportive’, degli impianti che, una volta realizzati, non sono stati più minimamente toccati. Logicamente ora sono obsoleti, quindi hanno bisogno di una riqualificazione. Sulla questione dei progetti Pnrr, la gestione dei fondi è stata utilizzata al minimo e male, con la Piazza ancora sotto lavori (si protrarranno per altri due anni) e senza un piano temporale chiaro che ne consenta l’uso per il Palio. Un altro esempio sulla problematica Pnrr riguarda la chiusura di via Roma, una delle arterie principali che portano al centro storico.- Quali sono le priorità per il prossimo periodo di governo? Ovviamente le priorità sono legate proprio alle problematiche descritte prima, alle quali si aggiungono la manutenzione della città e il miglioramento della sua struttura sociale. A Bastia Umbra c’è una destrutturazione sociale. Per risolverla, stiamo lavorando per un piano del commercio delle medie superfici e punteremo molto sull’apertura di centri sociali, ad esempio la colonia di Santa Lucia. Grazie alla creazione di questi centri possiamo generare una rete e creare comunità. – Il Natale si avvicina… Qualche info sulle attività inerenti alle festività? Per il Natale c’è un programma intenso. Stiamo cercando di modificare le precedenti edizioni, con l’assessore Paolo Ansideri che sta fa Spazio al Natale “Per le feste c’è un programma intenso Sarà un Capodanno diverso dal solito” La squadra Il sindaco di Bastia Umbra, Erigo Pecci, insieme alla giunta comunale. Tra i punti più importanti dell’amministrazione, oltre allo sblocco del prg, anche le questioni legate ai progetti del Pnrr da accelerare cendo un grande lavoro per portare la nostra impronta al programma, ottimizzando anche i costi. Per la notte di Capodanno ci sarà un evento in piazza diverso dal solito, siamo al lavoro. Tra le attrazioni più simboliche, l’illuminazione delle chiese di Bastia Umbra. Sarà anche importante gestire, durante le festività, i rapporti con i comuni limitrofi, in primis Assisi. Per evitare di concentrare il flusso turistico verso un solo polo. Questa è una questione che dobbiamo gestire in sinergia con gli altri territori, soprattutto quelli con i quali abbiamo già rapporti.- Storicamente Bastia Umbra è stato il motore economico dell’Umbria. Cosa si può fare per tornare ai fasti di un tempo? Con il piano regolatore generale dobbiamo pensare a nuovi spazi di sviluppo, tra cui nuovi distretti commerciali. Per far rimanere i giovani nel territorio ci stiamo impegnando a collegare le nuove imprese e quelle già presenti da tempo. Di fondamentale importanza sarà creare sinergia tra amministrazione e imprese, andando a creare un tavolo degli imprenditori”. Sul fronte del progresso tecnologico, Pecci guarda al futuro: “Nel 2025 promuoveremo un convegno sull’Intelligenza artificiale attraverso una software house (azienda specializzata nella realizzazione di software, ndr) che abbiamo a Bastia. Disagio giovanile, uno dei grandi problemi in tutto il territorio nazionale…Cosa fare per contrastarlo? Nel territorio di Bastia Umbra c’è del disagio giovanile, anzi, molto giovanile (il primo cittadino parla di 14enni e 16enni, ndr). I giovani possono ritrovare la giusta strada grazie ad attività come la Festa di San Michele e i suoi rioni, con lo sport e i suoi centri sociali. In particolar modo quest’ultimo, forza trainante grazie ad arte, cultura e aggregazione. A tal proposito, si sta lavorando molto con gli altri Comuni per anticipare il disagio, invece che contrastarlo”.

IL PROFILO

Pecci, classe 1967 è sposato ed è padre di due figli. Diplomatosi come perito, è progettista per Tim. Il suo primo incarico politico nel 1985, come segretario della Sinistra Giovanile di Bastia Umbra. Nel 1990 l’inizio della sua carriera in amministrazione comunale, prima come consigliere, nel 1993 come assessore e nel 1995 come vicesindaco. In questo stesso anno è fondatore e consigliere dell’Ente del Palio di San Michele di cui nel 2000 diventa presidente. Nel 2008 fonda il Pd di Bastia Umbra e nel 2018 ne diventa segretario. Lo slogan della sua campagna elettorale, “Un ’altra Bastia è possibile” ha sottolineato la volontà di cambiamento rispetto all’amministrazione di centrodestra.

L’ultima pubblicazione di Antonio Mencarelli Petrini, in un libro la storia di un’azienda e di una città

di Rita Boini
BASTIA UMBRA “Petrini”, una famiglia e un industria nella storia di Bastia”, è l’ultima fatica dello storico Antonio Mencarelli, che spiega: “Quando si evoca il nome dell’industria Petrini a Bastia, si ricorda un passato di prosperità, di sviluppo di crescita sociale ed economica di cui si vedono ancora i segni in molta parte della popolazione. Dobbiamo partire dall’immediato dopoguerra, a Bastia un piccolo mulino a grano, vecchio di due secoli, divenne gradualmente un complesso produttivo di rilevanza nazionale, in aggiunta alle aziende manifatturiere esistenti da anni (officine meccaniche e tabacchificio). Si trattava di un’azienda a conduzione familiare. Il settore della pasta fu la prima tappa di questo sviluppo, con il marchio Spigadoro. Nel 1964 la Petrini si lanciò nel settore dei mangimi bilanciati e in una grande azienda agraria da cui uscivano pulcini, uova, suini, vitelli e pollame. L’azienda divenne leader
in campo nazionale, con una produzione suddivisa in tre parti: il molino e pastificio, il mangimificio, l’agrozootecnico. Con l’avanzata nei mercati di tutta Europa e degli Stati Uniti a Bastia l’occupazione (circa 400 unità lavorative) incise sulle condizioni economiche di tante famiglie, che ebbero la possibilità di rimanere nel comune o nel circondario, costruirsi o acquistare un’abitazione, aumentare il tenore di vita, mandare i figli a scuola, incrementare i risparmi. Le travagliate vicende subite dal 2000 portarono alla chiusura del pastificio e del mangimificio, finiti in altre mani. A Bastia resta solo l’attività del molino, acquistato dalla famiglia Zeppadoro. I giganteschi silos e il grattacielo del mangimificio svettano ancora oggi sull’abitato e tutta l’area (120.000 mq) è oggetto di un progetto edilizio di grandi dimensioni che ha già avviato un dibattito all’interno delle forze politiche presenti in consiglio comunale”.

“Qualità della vita al primo posto”

Ramona Furiani, assessora all’Ambiente: “Conservare la nostra identità senza dimenticare la vivacità industriale”

L’avvocata: “Lavoreremo molto con Rete ferroviaria italiana e Regione per il sottopasso di via Firenze”

Al lavoro “Tra le nostre priorità abbiamo la pianificazione del traffico e del verde urbano”
Obiettivo riqualificazione L’area da recuperare dell’ex mattatoio Sotto l’assessore Furiani e la mappa cittadina

di Rita Boini
BASTIA UMBRA Ramona Furiani, avvocata nella vita, è la nuova assessora all’Assetto del territorio, Ambiente (inteso come, sottolinea il sito ufficiale del Comune, sostenibilità, transizione ecologica, politiche energetiche e servizi di igiene urbana, Attività edilizia. Pianificazione territoriale: programmazione urbanistica, sviluppo programmatico e gestionale del Piano Regolatore Generale e Affari Legali dell’Ente. Tra gli impegni che la attendono nell’immediato quello del nuovo assetto urbanistico del territorio.- Assessora quali sono i suoi piani? Bastia attende da anni il piano regolatore perciò è una priorità quella di concludere velocemente i lavori con la riadozione della parte strutturale e la realizzazione della parte operativa. – E andando nel particolare a cosa pensa? Mi preme la conservazione dell’identità del nostro territorio, del suo valore storico, culturale e architettonico, senza però dimenticare che da sempre Bastia si caratterizza per la vivacità industriale commerciale. Il nuovo piano regolatore generale rappresenta quindi per questa amministrazione una grande responsabilità ma anche una grande occasione: un punto di equilibrio tra prospettiva e attenzione al territorio. La cosa ci solletica molto. – Ad esempio? Un esempio posso essere le zone di ristrutturazione urbanistica: una possibilità di pianificazione in cui l’Ente potrebbe divenire soggetto principale per la rifunzionalizzazione di queste aree anche attraverso la progettazione mista tra pubblico e privato. Una delle prospettive che ci permette di pensare alla città del futuro.- In particolare a cosa pensa? A coniugare le sensibilità e le tradizioni del territorio da una parte, e la città del futuro dall’altra. Partendo dal locale ci sono prospettive che noi non possiamo neanche immaginare. Penso a un concorso internazionale che coinvolga grandi studi.- E quali altri punti fermi avete messo? Posso dire che è ferma l’intenzione di questa amministrazione di incentivare sviluppo e crescita, imprenditoriale economica, sociale e culturale ma sempre in un’ottica di tutela della qualità della vita. I costituzionalisti del sud America lo definiscono Buen Vivir, che letteralmente significa “vivere una vita piena e dignitosa, un’esistenza armonica che include la dimensione cognitiva, sociale, ambientale, economica, politica e culturale al pari interrelate e interdipendenti”. Per me è di grande ispirazione, ciò a cui vorrei tendere nell’esercizio della mia funzione.- Lei ha la delega anche all’Ambiente, cosa ci dice a questo riguardo? La parola ambiente ha tanti significati, si inizia dai rifiuti, dalla città pulita e ordinata e da una raccolta differenziata sempre più alta, energie rinnovabili… Penso anche a spazi vivibili, mi piace immaginare zone di bosco, di parchi, per riconnettere fra loro quartieri e frazioni con il centro, a fare sì che le persone non vivano ammassate, al buen vivir appunto.- Cosa altro ha in programma ? Il settore delle pianificazione è quel luogo che progetta e appunto pianifica tutto: quindi abbiamo in programma la pianificazione del traffico ( tra cui il progetto della ciclopolitana, cioè percorsi ciclopedonali che possano connettere con mezzi non inquinanti, collegata con la stazione, penso alla mobilità dolce), del verde urbano ed extraurbano, il piano del commercio. Stiamo anche muovendo passi in merito alla creazione di comunità energetiche. Il mio programma è ridare nuova linfa a Bastia, un fiore all’occhiello della nostra regione.- E per quanto riguarda la viabilità? Lavoreremo molto con Rfi e regione per il sottopasso di via Firenze. Tutti ne hanno parlato ma al momento il problema resta. E’ l’opera viaria più importante: il passaggio a livello è al centro della città e la divide in due. Chi vive a Bastia lo vive e lo sente sulla propria quotidianità. Quindi il sottopasso si deve fare, è indispensabile.- Anche il piano regolatore aspetta da tempo. il piano regolatore è la pianificazione della città in tutti i sensi, è la trasformazione su carta di quella che sarà la città, significa disegnare il futuro. Ritengo che dovrà prevedere una zona industriale, di grande importanza per chi vuole investire a Bastia. A Bastia ricchezza e benessere hanno una virtuosa e bella tradizione, le grandi capacità dei nostri cittadini, unitamente alla posizione geografica fortunata, vicino a Perugia, Assisi, alla principale arteria viaria regionale, alla ferrovia hanno prodotto un mix vincente, dando alla nostra città grandi prospettive. Ma tutto questo potenziale va incanalato in una pianificazione lungimirante e condivisa con i cittadini.

“Ricreare comunità col progetto culturale”

L’assessore alla Cultura, Paolo Ansideri: “Le iniziative del Natale saranno
un esempio pratico del nostro concetto di riflessione dello spazio pubblico”

La novità per gli auguri La stampa di nove stupende cartoline con soggetti della città

di Rita Boini
BASTIA UMBRA Paolo Ansideri, assessore comunale alla Cultura e promozione del territorio, ma anche alle frazioni e quartieri, pensa ai progetti per le prime feste di Natale organizzate dalla nuova amministrazione comunale, con una visione che va ben al di là del pur ricco programma di eventi.- Assessore, da dove parte la sua visione per cosa fare durante le feste natalizie? Dalle riflessioni sullo spazio pubblico in occasione del Natale inteso solo come spazio decorativo. Le mie riflessioni sono sul senso e il motivo con cui il Natale viene vissuto. Io penso che ognuno debba avere il suo pensiero sul Natale, credenti e non credenti possono avere un modo diverso di vivere queste cose. C’è però una memoria collettiva e personale e rimangono alcuni punti condivisi, come il senso di comunità, la famiglia riunita, il ritorno ai luoghi di origine per chi è lontano e torna a casa.- Una visione nuova che riguarda solo il Natale? Certo che no, sulla base di questo nasce il progetto culturale della città, che parte dalla ricognizione dell’esistente. Anche da noi a Bastia ci sono cose rilevanti, dall’antichità al contemporaneo. La nostra identità gioca su tutti questi elementi.- E per il periodo del Natale? Abbiamo titolato così l’intero ciclo “Buone feste da Bastia Umbra. Il Natale dei luoghi, della memoria e del dono”.Porteremo in evidenza il senso dei luoghi con illuminazioni scenografiche di aree della città mai valorizzate, come la vetrata dell’ex ospizio Giontella. Rappresenteremo il senso delle piccole comunità con “Le Chiese del Natale”, allestite come wunderkammern, camere delle meraviglie, dove i residenti dei dintorni porteranno un oggetto legato alla propria memoria, come un dono per il Bambino, costruendo così una vera e propria storia del luogo e del vissuto delle persone attraverso le cose.- Ci spieghi. In questa opera di valorizzazione generale, tra i tanti oggetti, si potranno ammirare ad esempio il meccanismo dell’orologio di Ospedalicchio, che sarà esposto nella Cappella del Rosario, un tabernacolo del Settecento, esposto nella chiesa di Santa Croce, vere e proprie opere d’arte. Piazza Mazzini sarà invece una sorta di “Campo delle meraviglie”, tra il fantastico e lo storico, testimonianza dell’identità e valorizzazione del territorio, con gli storici tronchi monumentali e le istallazioni artistiche in legno ma anche pura fantasia con i miglior carri delle sfilate de Palio de San Michele e il nuovo Teatrino, pura memoria con l’insegna dell’amata piscina Eden Rock, o immaginazione con lo storico autobus di linea americano e poi i mercatini, le luci, ma soprattutto un fitto programma di eventi per bambini ed adulti, per il quale rimandiamo al sito www.visitbastiaumbra.it. – E altre sorprese per i cittadini? La stampa di nove stupende cartoline con soggetti della città mai ripresi su cui spicca quella con l’augurio “Buone feste da Bastia Umbra”.

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.