Amministrative I rapporti con l’Udc permangono incerti, malumori sulla linea del coordinatore Borgognoni
Nella maggioranza la tensione è alta, sul tavolo il nodo delle deleghe
di LUCIO FONTANA
ASSISI – A ognuno i suoi tormenti. Perché, sia chiaro, ad Assisi i contorcimenti ci sono tanto all’interno della maggioranza di centrodestra che tra le file dell’opposizione di centro-sinistra. E allora partiamo proprio dall’opposizione o più precisamente dal suo partito più grande: il Pd. Le difficoltà, al di là delle dichiarazioni ufficiali, ci sono e sono evidenti: la candidatura di Carlo Cianetti appoggiato dall’ala sinistra della coalizione, costringe il gruppo dei dirigenti dei democratici a uno zig zag estenuante. Un esempio? L’incontro con i centristi dell’Udc avvenuto lunedì non ha sortito gli effetti desiderati: sembra che i centristi anche davanti all’offerta di indicare un loro candidato a sindaco, abbiano preso tempo e si siano lasciati le mani libere. Non solo: a sondare bene gli umori di una fetta consistente del partito e del gruppo dirigente, sembra che la linea “del nessun nemico a sinistra” portata avanti dal coordinatore Borgognoni, non desti particolare entusiasmo. Per carità, come sempre avviene, nessuno esce allo scoperto, ma il dato rimane. E la paura di re-stare con un pugno di mosche in mano (vedi la difficoltà di lanciare una candidatura moderata esterna ai partiti) concedendo spazio all’ sinistra, comincia a farsi sentire. Probabilmente anche per questo, intorno all’idea d’infilarsi nell’imbuto delle primarie, più d’uno nutre perplessità. Da qui anche un certo dualismo sulla strategia tra Borgognoni e il segretario organizzativo Romoli. I nodi, come si vede, non mancano, anche se rispetto a quello che sta avvenendo all’interno della maggioranza tutto sembra essere più sfumato. E siamo, appunto, alla maggioranza. I toni tra il sindaco Ricci e il vice Bartolini ormai
sono quelli di due sfidanti in piena campagna elettorale. Sul tavolo resta il nodo delle deleghe: da ambienti vicino al sindaco si fa sapere che la decisione di revocarle al vicesindaco, sarebbe solo questione di giorni. Sul fronte “bartoliniano”, numeri alla mano, si ostenta tranquillità. Venerdì verrà approvato l’assestamento di bilancio: il conto alla rovescia è iniziato. Salvo clamorosi ripensamenti.
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