Ieri mattina alle ore 12.00 si è svolta la conferenza stampa organizzata dall’amministrazione attuale per la questione pini di via San Francesco, via Marsala, via Manzoni e via Roma.

Il Sindaco Pecci, introducendo il tema, ha dichiarato che la convocazione da conferenza stampa, vista la partecipazione, si poteva ritenere una vera e propria assemblea pubblica, ringraziando nel contempo i tecnici presenti, i responsabili di settore e i RUP dei lavori in questione, ai quali avrebbe dato la parola se nel corso dell’incontro ci fossero state delle richieste di chiarimenti tecnici.

Scopo dell’incontro:

DICHIARATO era fare chiarezza sulla questione lavori di riqualificazione/destino dei pini,

SOTTACIUTO era trovare il capro espiatorio al fatto che oggi, rispetto alla crociata intrapresa da luglio 2023 per salvare incondizionatamente i pini di via San Francesco, via Marsala, via Manzoni e via Roma, quasi tutti i pini, per essere ottimisti, saranno abbattuti e la far ricadere la responsabilità sul progetto, sui progettisti, sulla perizia tecnica , sulla tempistica e sulla mancata sensibilità della precedente amministrazione nel porre come primario obiettivo la salvaguardia dei pini rispetto alla rigenerazione urbana, alla messa in sicurezza delle strade, all’adeguamento, all’ammodernamento dei sottoservizi e ai danni alle proprietà dei privati cittadini.

Queste alcune delle argomentazioni addotte a sostegno di questa ennesima farsa.

Il progetto è in corso di realizzazione, quindi non è possibile modificarlo perché l’errore sta a monte

FALSO Qualsiasi progetto, quindi anche questo, può essere soggetto a varianti, ANZI può essere bloccato e rifatto con delibera di giunta, specialmente se, come hanno dichiarato ieri, c’è un errore di impostazione progettuale, quello cioè di non aver valutato soluzioni alternative.

Le perizie allegate al progetto, l’autorizzazione paesaggistica e le ulteriori perizie tecniche depositate il 9 luglio 2024, richieste quest’ultime dall’Amministrazione Lungarotti a fronte delle diffide presentate dal Comitato “Salviamo i pini” con “lo scopo di valutare delle soluzioni tecniche alternative”, però, smontano l’ipotesi di errore di progettazione a prescindere dal punto di partenza. Rispetto alle soluzioni alternative, le perizie riportano che per i pini di via San Francesco, via Marsala e via Manzoni, “si ritiene che non esistano soluzioni economicamente sostenibili alternative all’abbattimento, considerato anche il basso valore ecologico, botanico e paesaggistico degli alberi, a fronte di rischi estremamente gravi di compromissione della pubblica incolumità” e per via Roma “Non sono state individuate soluzioni alternative all’abbattimento, con adeguata sostenibilità tecnico-economica, pertanto con caratteristiche di efficacia, economicità e prive di controindicazioni in termini di impedimento e ostacolo alla circolazione, nonché di aumento del rischio per la pubblica incolumità”.

Hanno promesso di salvarli a tutti i costi, bene, ora lo facciano, per rispetto di chi è stato convinto a votarli per questo. Peccato che già quattro pini sono stati abbattuti. Perché il Sindaco ha firmato l’ordinanza? Poteva assumersi la responsabilità di non farlo, ordinando invece di intervenire con soluzioni alternative. Ma evidentemente era facile prima parlare quando non si avevano responsabilità, quando solo con le parole ci si riempiva la bocca. L’amministrazione attuale , pertanto , non ha le mani legate da un progetto in corso d’opera, assolutamente, è schiacciata dalle sue stesse mistificazioni, dalle sue stesse promesse elettorali che nessun tecnico potrebbe esaudire, perché i progetti non li firma la politica, bensì il tecnico. Sa benissimo quali sono le procedure, le documentazioni, le autorizzazione che sostengono un progetto di opera pubblica, quindi non doveva sic et simpliciter promettere sapendo di non aver le effettive e le imprescindibili condizioni tecniche, amministrative, politiche per farlo.

L’assessore Ansideri ha dichiarato che sarebbe stata tutt’altra questione se l’amministrazione passata avesse preso in considerazione la “proposta” presentata dal Comitato “salviamo i pini”.

FALSO. L’Amministrazione precedente, premesso che più volte ha incontrato il Comitato anche insieme al suo pool di esperti, per operare nella massima correttezza anche nel rivedere il progetto, ha commissionato con determina dirigenziale del 20.05.2024 le perizie tecniche sopra menzionate. Il Comitato non ha mai presentato una perizia che valutasse il grado di pericolosità e la tenuta nel tempo degli esemplari, solo ipotesi di soluzioni alternative. L’amministrazione doveva fare “un atto di fede”, sulla fiducia. Ma non è così che funziona l’amministrazione pubblica, non con sole parole, né impegnando risorse senza giusta causa. L’Assessore Ansideri poteva non sapere questi dettagli? Certamente no, visto che si è candidato ad amministrare la res pubblica.

Quando non si ha la coerenza e non si conosce la fattibilità effettiva di ciò che si dichiara, sono facili gli scivoloni e le contraddizioni e la neve si scioglie.

Se la Lista Catia degli Esposti sindaco non avesse portato alla luce le perizie tecniche ad inizio settembre, quatta-quatta, zitta-zitta, l’amministrazione Pecci sarebbe andata avanti abbattendo i 29 pini previsti. L’attuale Sindaco ha aspettato il più a lungo possibile per motivare le mani legate e delegare ed attribuire le responsabilità tutte agli altri. Anche ieri, tra le righe sono state messe in discussione le perizie tecniche, perché allora non hanno commissionato una contro-perizia? Tempi e denari a loro disposizione ne hanno, da utilizzare per azioni meritorie; considerazione necessaria in quanto  l’assessore Ansideri ha urlato che per la controperizia sarebbero stati necessari 5.000,00 €  che non potevano essere spesi  quando , come sappiamo tutti , ne sono stati spesi 5.800,00 per un  tavolo di cristallo e le sedie in ecopelle. Avevano anche i tempi dal 9 luglio ad oggi.  Evidentemente le priorità sono altre .

Una vicenda che descrive chiaramente e senza dubbi per chi non è fazioso politicamente che hanno solo strumentalizzato la questione pini. Nel sito Internet dell’associazione Progetto Bastia, si legge nero su bianco che tale associazione si è fatta promotrice della nascita del comitato civico Salviamo i pini di via S. Francesco, v. Marsala e v. Manzoni al fine di “scongiurare con ogni mezzo la realizzazione dei progetti di riqualificazione nei termini previsti e di riconvertirli

Un conto è proclamare, altro conto amministrare e assumersi responsabilità, cosa che il sindaco Pecci ha già toccato con mano firmando una ordinanza di abbattimento di 4 esemplari. L’assessore Ansideri con queste dichiarazioni ha vinto le elezioni, ma se ne guarda bene ora dal continuare a portare avanti questa crociata; ha costruito una narrazione senza condizioni di oggettività e serietà ed oggi da vittima è passato a carnefice. Come Schettino lascia la nave e il Comitato “torna a casa con le pive nel sacco”

La differenza tra ieri e oggi sul destino dei pini? Nessuna

Ansideri si dovrebbe dimettere per dignità e per fede, quella fede dimostrata nelle dichiarazioni sopra riportate, “scongiurare con ogni mezzo”, a tutti i costi!

Si dovrebbe dimettere semplicemente per aver ingannato tanti firmatari, cittadini, elettori!

Ha fallito, ha tradito, ha ingannato, un eclatante autogol. Ha venduto la pelle dell’orso prima ancora di averlo catturato.

Paola Lungarotti – Gruppo Consiliare “Paola Lungarotti Sindaco”
Giulio Provvidenza – Gruppo Consiliare “Paola Lungarotti Sindaco”
Stefano Santoni – Gruppo Consiliare “Fratelli d’Italia”
Francesca Sforna – Gruppo Consiliare “Fratelli d’Italia”
Catia Degli Esposti – Gruppo Consiliare “Civica per Bastia”
Fabrizio Raspa – Gruppo Consiliare “Civica per Bastia”

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