I cinque candidati a sindaco spiegano cosa faranno se eletti

Ricette diverse per la stessa collettività
Ansideri, Aristei, Boccali, Criscuolo e Masci elencano le loro idee per il rilancio


BASTIA UMBRA – Se eletto qual è il suo programma per i primi cento giorni d’amministrazione?


Stefano Ansideri, candidato delle liste Cambiamo Bastia, Giovani per Bastia, Popolo delle Libertà e Ansideri sindaco: “Al termine della doverosa e necessaria ricognizione della situazione contabile-amministrativa del nostro Comune, sarà dato inizio, senza indugio, all’opera di ripristino complessivo delle condizioni minime di decoro urbano, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio municipale e con la verifica del rispetto delle clausole contenute nei contratti di appalto in essere. Sarà dato immediata esecuzione al Laboratorio, inteso come luogo di approfondimento e di impulso, per la soluzione dei temi più importanti che interessano la nostra città (urbanistica, economia, sociale, sicurezza, cultura, etc.) avendo piena coscienza del ritardo accumulato dalle precedenti amministrazioni”.


Rosella Aristei, candidato sindaco de le Liste Civiche e Sinistra per Bastia: “Da sindaco, in coerenza con le azioni fatte e con il programma elettorale mi impegno a dare una nuova immagine alla città con un nuovo progetto di arredo urbano, sistemando i marciapiedi, creando apposite isole per i cassonetti; rivedere la viabilità esistente e i parcheggi, utilizzando sensi unici per dare fluidità al traffico; ridefinire in modo concordato i progetti ex Deltafina, ex Pic, Franchi; aumentare il numero dei vigili e applicare un sistema di video sorveglianza per la sicurezza della città; controllare il grado di sicurezza delle scuole, in particolare della scuola media e prendere i conseguenti provvedimenti”.


Michele Boccali, candidato sindaco de La Destra: “La sicurezza dei cittadini sarà al primo posto; incrementeremo il corpo della polizia municipale, creando un servizio di sorveglianza notturna, e introdurremo la polizia privata. Allo stesso tempo ci concentreremo sulle politiche giovanili, studiando spazi adeguati per attività ricreative diversi dai centri sociali, che sono attualmente bar camuffati per pagare meno tasse”.


Antonio Criscuolo, candidato sindaco delle liste Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Criscuolo per la città di Bastia, Italia dei Valori, Sinistra e Libertà per l’Umbria: “Per cercare di fronteggiare l’attuale crisi economica da subito procederò con l’istituzione di un tavolo permanente, che vedrà i massimi esperti regionali di economia e lavoro dialogare insieme alle associazioni di categoria e al mondo dell’impresa per sviluppare risposte tempestive ed efficaci. Altrettanto tempestivamente, nei primi giorni di amministrazione sarà trovata una soluzione all’annosa questione legata al futuro della ex-Deltafina, tenendo conto dell’unico interesse che guiderà la mia azione di governo che è quello della città e dei suoi abitanti. Provvedimenti concreti riguarderanno poi anche la sicurezza; ho già annunciato l’assunzione di un vigile urbano all’anno per i prossimi cinque anni, doterò inoltre la polizia municipale di una moderna stazione mobile capace di spostarsi e garantire sicurezza in tutto il territorio comunale”.


Giuseppe Mascio, candidato sindaco dei Comunisti Italiani: “Il primo impegno è quello di andare a definire immediatamente il nuovo Piano regolatore generale, prima di tutto perchè, sebbene apparentemente giovane, va uniformato a tutte le normative regionali e nazionale. Ma anche per andare a ridefinire le funzioni strategiche del territorio, ponendo attenzione nei confronti degli edifici della pubblica istruzione, del palazzetto dello sport e di tutto il nuovo insediamento sportivo. Quello che va ricreato è l’equilibrio tra la parte esterna della città, quella prossima alla strada statale 75, e il centro cittadino, che è stato completamente abbandonato negli ultimi cinque anni di amministrazione. Non mettere mano al Prg significa privilegiare la zona produttiva rispetto a quella abitativa”.


Alberta Gattucci

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