Non si placa lo scontro sulla ristrutturazione dell’area. La Bastianova attacca l’amministrazione Lombardi


BASTIA UMBRA – Non si placa lo scontro sull’ex Deltafina fra la società proprietaria dell’area in ristrutturazione e l’amministrazione comunale uscente. Secondo la Bastianova l’amministrazione Lombardi sarebbe responsabile di gravi omissioni ei confronti della stessa società. Per questo è intenzionata a chiedere al Comune i danni in sede giurisdizionale. Per l’amministrazione comunale a non rispettare i patti sarebbe invece Bastianova che, nonostante l’accordo con il Comune raggiunto il 14 novembre 2008, non ha fatto nulla fino alla vigilia dello scioglimento del consiglio comunale. “Bastianova – ha detto il sindaco Lombardi – non ha nulla di cui lamentarsi nei confronti di un’Amministrazione che ha operato correttamente e che ancora crede che le scelte urbanistiche debbano essere inspirate non solo ad interessi della proprietà ma anche ad interessi generali e di pubblico interesse. I numerosi incontri volti a mettere insieme un progetto organico che salvaguardasse verde, assetto urbano, e strutture destinate a soddisfare servizi – ha aggiunto Lombardi – hanno prodotto un accordo il 14 novembre del 2008, e ci aspettavamo iniziative concrete; ma da allora non è successo nulla”.
Sulla vicenda interviene ora l’amministratore delegato della Bastianova: “Il sindaco ci ha tirato per i capelli in questa spiacevole situazione che avrebbe potuto evitare facilmente adottando quello che le veniva chiesto da due anni, ovvero la variante al piano Barabani ed il ritiro del P.a.i.m. Ma i giochi di potere politico hanno prevalso ed ha deciso di non decidere fino al 22 aprile 2009, ultimo giorno utile per annullare il P.a.i.m. e di fatto impedire a Bastianova di proseguire i lavori anche del Palazzo della Salute. La verità – prosegue – sarà sotto gli occhi di tutti quando, nei prossimi mesi, inizieremo in via Irlanda i lavori di costruzione del supermercato di 12.000 mc. Il mancato spostamento del supermercato ha poi reso impossibile un inter-vento che avrebbe creato circa 100 nuovi posti di lavoro. Lasciamo ora – conclude l’a.d. di Bastianova – ai magistrati che si occuperanno della vicenda di accertare i fatti e di verificare se sussistano, come riteniamo, responsabilità civili, penali e di cattiva amministrazione della cosa pubblica delle quali rispondere”.

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