Le votazioni comunali del sei e sette Giugno 2008 rivestono una grande importanza per i cittadini di Bastia, perché si presenta loro l’occasione di dare una svolta, che è necessaria, nella guida della città.  Da dieci anni almeno Bastia ha iniziato un declino visibile che, da cittadina leader in Umbria per le sue attività industriali e artigianali, l’ha fatta scendere di molti gradini. Mentre in tempi passati la gente venuta da fuori si insediava a Bastia e trovava subito lavoro, oggi la popolazione del comune aumenta ma il lavoro manca. La chiusura, anni orsono, di aziende come la Petrini (già dirottata a Foligno) e la Hemmond, è stata un fatto epocale e Bastia si è andata depauperando dal punto di vista economico  e da quello sociale.
Due scelte si impongono: il rilancio della città e una nuova classe dirigente  credibile, all’altezza dei compiti.
In questi ultimi cinque anni l’amministrazione Lombardi si è caratterizzata per un totale immobilismo, derivato dalla mancanza di progettualità e dai condizionamenti dovuti all’intreccio tra politica e affari, ai quali  sindaco e giunta non hanno saputo o voluto sottrarsi. Si prenda come esempio il caso dell’ex Mattatoio comunale, chiuso da 41 anni e oggetto di piani di recupero da almeno dieci. La struttura continua ad essere lasciata in un vergognoso abbandono senza che per tutta quell’area si intraveda una soluzione di nuovo utilizzo. L’ex Deltafina, dismessa nel 1980, è nelle condizioni di un cantiere smantellato, dopo che tutta l’area è stata oggetto di una immane speculazione e la piscina comunale rasa al suolo per far posto a un costruendo parcheggio di 900 auto. Stesso risultato per le aree delle officine  Franchi, della azienda Pic, a ridosso della città: tutte chiacchiere, nessun fatto e ritardi storici imperdonabili.
Le liste che appoggiano la candidatura a sindaco di Stefano Ansideri costituiscono il vero cambiamento che tutti aspettano. La squadra che è stata messa in campo si compone di esponenti del mondo delle professioni, del lavoro autonomo, della cultura, della società civile, dei giovani. E’ credibile, attenta e sensibile, soprattutto è libera di poter compiere le scelte nell’interesse di Bastia e della sua ripresa.
L’aria nuova di cui parla il candidato sindaco del Criscuolo è peggio della vecchia. Cacciato dopo due anni di assessorato ai lavori pubblici perchè giudicato incapace dai suoi compagni, è stato ripescato con le elezioni interne par l’assoluta mancanza nel PD di personale politico da proporre alla città. Oggi, dopo una faticosa operazione di ricucitura tra i suoi uomini e tra le forze della sua coalizione, Criscuolo si trova ostaggio di vecchi personaggi della politica bastiola, dei funzionari di partito assunti negli enti pubblici e nelle municipalizzate dove possono far politica, dei soliti noti, di quelli che, lautamente stipendiati nei carrozzoni pubblici, godono ormai dei privilegi della casta e vogliono contare in eterno in vista dei loro particolari obiettivi. E che dire della squadra di Criscuolo? Ma davvero vogliamo assistere alla ricomparsa come assessori di Marchi, Pecci, magari di Geoli, che hanno combinato disastri, che con la loro  arroganza hanno preso in mano il comune di Bastia e non si muoveva foglia se essi non volevano? Ebbene tutta questa gente è già pronta a ritornare al potere come prima e più di prima se dovessero vincere le elezioni. C’è da tremare solo a pensarci.
La necessità di un mutamento nel nostro comune  la si percepiva già da alcuni anni. Oggi i tempi sono maturi per cambiare a Bastia e cambiare Bastia. Occorre una politica attenta alle spese di bilancio per non gravare sulle tasche dei contribuenti che hanno visto dal 2008 aumenti del 12% per la nettezza urbana, del 16% per la ICI (tassa di scopo), del 50% della addizionale comunale IRPEF. Cittadini, imprese, commercianti sono divenuti una mucca da mungere per far fronte a una spesa pubblica allegra e clientelare che a Bastia si vede e si tocca. Occorre predisporre una viabilità all’altezza dei gravi problemi di scorrimento del traffico cittadino leggero e pesante, rivedere alcune scelte infelici  su questo tema per dare a Bastia ampi sottovia, larghe rotatorie, che siano risolutive dei problemi viari di un comune con un territorio industrializzato. Cultura, urbanistica, edilizia, arredo urbano, cura del verde e delle strade, sono elementi fondamentali per offrire di Bastia il volto di una cittadina moderna e funzionale.
Tutto questo sarà possibile solo se non si ripescherà nel vecchio, nella politica chiusa nelle stanze del potere, lontana dalla gente, in mano a poche persone.
Gli uomini di Sefano Ansideri sono pronti a governare Bastia con la voglia del cambiamento vero.  


       Antonio Mencarelli

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