La “Festa del 25 aprile” chiamata anche Festa della Libertà è una commemorazione importante, perché segna una tappa fondamentale per la storia del nostro Paese e del mondo. E’ una festa che ci unisce perché è la festa della libertà e della democrazia riconquistata.
Unisce tutti perché nella lotta antifascista, nei valori positivi della libertà di parola e di associazione, del libero confronto democratico, del suffragio universale come strumento principe del popolo per decidere i propri rappresentanti, su questi valori si fonda l’Italia moderna.
Da qui nasce, dopo gli anni della Ricostruzione, il grande sviluppo dell’Italia, in forme controverse, certo, con gli squilibri che conosciamo e che hanno radici profonde, lo sappiamo, ma uno sviluppo economico e sociale che ci ha fatto fare un grande salto, e che ci ha consentito, poi, di essere fra i protagonisti della nuova Europa.
In ogni città il 25 aprile ha significati particolari e la storia locale ci racconta dei nostri eroi, dei nostri martiri o semplicemente di tutti i protagonisti di una pezzo di storia unica che oggi ci permette di vivere in libertà, democrazia, pace, valori irrinunciabili conquistati dal popolo italiano.
Non deve essere la festa di una parte o dell’altra, ma la festa di tutta Italia a favore della democrazia.
Celebrare il 25 aprile significa dunque aprirsi alla cultura della liberazione, all’idea di traguardi più avanzati di dignità e di libertà umana, ad un’idea di democrazia che coniuga tensione utopica e ricerca di adeguati strumenti istituzionali; significa aprirsi alla prospettiva di una lotta per la liberazione che continua oggi e deve continuare domani.
Lorella Capezzali
Segreteria PD
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