Stefano AnsideriEvitare decisioni irreparabili dell’Amministrazione comunale nelle ultime ore della fine legislatura, soprattutto in materia urbanistica.
Questo è l’obiettivo per cui Stefano Ansideri, candidato sindaco del centrodestra, ha svolto una rapida consultazione con gli altri candidati, per concordare una richiesta comune e condivisa, nei confronti del sindaco Francesco Lombardi, a non prendere decisioni affrettate e non sufficientemente ponderate destinate a condizionare le scelte del nuovo Sindaco (di qualsiasi schieramento esso sia) e del nuovo Consiglio comunale che risulteranno eletti dalla consultazione del 6-7 giugno prossimi. 
Il Consiglio comunale, infatti, è stato convocato d’urgenza per il 21 aprile ed in seduta ordinaria per il giorno 22, poche ore prima dello scioglimento, per esaminare, tra l’altro, la delicatissima questione del recupero dell’area ex Deltafina, nodo irrisolto da molti anni. Sulle decisioni a suo tempo adottate in questa vicenda i cittadini si sono mobilitati, anche con la costituzione di comitati popolari, per contrastare le soluzioni individuate dal Consiglio comunale. Delibere adottate due anni fa che da mesi sono bloccate dal ‘no’ della Provincia di Perugia. Una nuova delibera, tirata fuori all’ultimo minuto, senza alcun confronto popolare, rischia di essere un colpo di maggioranza per creare il ‘fatto compiuto’.
All’invito di Stefano Ansideri ha risposto positivamente Rosella Aristei, candidato sindaco delle ‘Liste civiche’, mentre Antonio Criscuolo, candidato Pd, non ha aderito, ritenendo che il sindaco Lombardi e la maggioranza possano decidere secondo le loro convinzioni. Per quanto riguarda l’IDV, essendo irraggiungibile telefonicamente Vincenzo Del Genio, altro candidato a Sindaco, è stato contattato il coordinatore Pietro Caimmi, il quale ha rappresentato qualche perplessità sul modo di agire dell’attuale maggioranza.
“E’ mia intenzione comunque – ha dichiarato Stefano Ansideri – invitare il sindaco Lombardi a non adottare atti che, non rispettando gli impegni assunti con i cittadini e le norme non scritte della correttezza, potrebbero rappresentare un ostacolo all’attività del futuro governo della città, qualunque esso sarà secondo la volontà espressa dagli elettori”.


F.F.

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