BASTIA LE ELEZIONI
— BASTIA —
NEL DIBATTITO preelettorale entrano temi concreti di pubblico interesse e non solo problemi di schieramento. Anche con qualche novità che dovrebbe contribuire all’esemplificazione del confronto. Il tema di questi giorni, in seguito all’approvazione del bilancio preventivo, è l’imposta di scopo (Iscop), già avversata dalla minoranza di centrodestra, che il candidato sindaco Stefano Ansideri, in caso di vittoria, ha annunciato di voler cancellare. Ora arriva la replica del coordinatore del Pd Roberto Capocchia che, ritenendo l’annuncio uno spot pubblicitario, chiede ad Ansideri insieme all’abolizione dell’imposta di indicare «una seria alternativa in termini di reperimento di risorse finanziarie». Capocchia ricorda che la scelta del Governo di abolire per tutti l’Ici sulla prima casa ha comportato tagli di risorse ai Comuni. Per Bastia la minore entrata per trasferimenti dallo Stato è di 150mila euro. Con l’Iscop introdotta nel 2008, sottolinea il coordinatore del Pd, il Comune ha finanziato alcune opere pubbliche, preferendola all’accensione di mutui. Ora in presenza del sensibile calo degli interessi bancari è possibile un accorciamento dei tempi di imposizione, previsti in 5 anni, ricorrendo ad altre forme di finanziamento. L’Iscop, inoltre, è un’imposta che agevola il rispetto del patto di stabilità voluto dal Governo. La giunta, conclude Capocchia, ha il merito di aver adottato politiche che «fanno di Bastia il Comune umbro con il maggior numero di servizi erogati». Va inoltre ricordato che in queste ore il gruppo della Margherita è confluito nel Partito democratico. Lo annuncia una nota della Margherita per sottolineare la faticosa convergenza con i dirigenti del Pd e con il candidato sindaco Criscuolo sul tema della «discontinuità».
m. s.
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