PRENDE IL VIA STAMANI la 41ma edizione di Agriumbria, la mostra mercato agricola più importante del Centro Italia e che si va imponendo a livello nazionale. Alla cerimonia inaugurale è annunciata la presenza della governatrice Maria Rita Lorenzetti (nel tondo) a fianco dei responsabili di Umbriafiere Spa, che con il presidente Lazzaro Bogliari organizza la rassegna, che rimarrà aperta fino a domenica. Grandi gli spazi disponibili che sono occupati da oltre 450 espositori e di altrettanti i marchi, su circa 40mila mq di superficie (13.000 mq. al coperto, 25.000 all’aperto e 7.000 destinati alle mostre zootecniche). Nessuna manifestazione del centro fieristico umbro si presenta ai visitatori con tali dimensioni: innumerevoli i gazebo nello spazio a nord della superstrada collegato ai padiglioni con un sottopasso, dove da qualche anno è collocato anche l’ingresso principale. Protagonisti, come sempre, sono gli operatori, prima di tutti gli agricoltori, ma anche gli allevatori presenti ad Agriumbria per chiedere un riconoscimento al loro ruolo nell’economia nazionale a un settore ancora oggi in difficoltà. Di questo e di altro si parlerà nei numerosi convegni e seminari, promossi dalle organizzazioni di categoria con la preziosa collaborazione dell’Università. Oggi, subito dopo l’inaugurazione si parlerà di alcune filiere agroalimentari tipiche dell’Umbria, con la presentazione di uno studio realizzato dagli studenti degli istituti tecnici agrari e alberghieri dell’Umbria sul tema: «Le filiere agroalimentari dell’Umbria dal dopoguerra a oggi». L’iniziativa si è resa possibile grazie alla collaborazione tra Umbriafiere spa, Cesar (Centro per sviluppo agricolo e rurale) e gli istituti alberghieri di Assisi, Spoleto, Città di Castello e gli istituti tecnici agrari di Todi, Città di Castello e Sant’Anatolia di Narco. Gli studenti, guidati dai docenti, per tre mesi hanno studiato le filiere di carni suine, latte, grano e vino realizzando alcuni lavori (testi, filmati e fotografie) e visitando le più importanti realtà aziendali, in un percorso nel quale sono stati accompagnati da ricercatori e docenti della facoltà di Agraria di Perugia. Tra le novità anche l’iniziativa «Aggiungi un pasto umbro a tavola», un evento voluto per celebrare le produzioni agroalimentari tipiche dell’Umbria: l’olio extravergine d’oliva, il vino, il pane e derivati, il prosciutto, i salumi e i formaggi.


DOMANI ALLE 10 è in programma un convegno organizzato dal Consorzio Agrario di Perugia sul tema: «Nei valori dell’agricoltura la risorsa per affrontare insieme la crisi dei mercati». Dopo la relazione del Direttore del Consorzio Agrario Antonio Margiotta, il dibattito moderato dal giornalista economico Antonio Ricci vedrà gli interventi dell’assessore regionale all’Agricoltura Carlo Liviantoni, del presidente di Confagricoltura Umbria Marco Caprai, del presidente nazionale dei Consorzi Agrari Marco Pancaldi e del presidente della Coldiretti Albano Agabiti.
m.s.

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