Ciotti disposto a rinunciare al sindaco
BASTIA UMBRA – Sinistra Critica si allea alle Liste Civiche e accantona il simbolo. Per il momento. E’ riuscita, in questo caso, l’operazione di mediazione politica con la quale il candidato sindaco Rosella Aristei presenterà un’alternativa alla proposta del centrosinistra bastiolo in vista delle amministrative 2009. “Per questa occasione, abbiamo deciso di allearci rinunciando al nostro simbolo – spiega Luigino Ciotti – i motivi sono vari. Innanzi tutto, il nostro gruppo politico non è ancora formalmente costituito sotto forma di partito, ma rimane ancora, per il momento, un movimento politico. A questo fatto, si sono aggiunte delle considerazioni di tipo strategico e una solidità ancora non interamente raggiunta del simbolo in oggetto”. Un discorso diverso da quello del Partito della Rifondazione Comunista e del Partito dei Comunisti Italiani, che non hanno ancora sposato la causa di alcun candidato sindaco di centrosinistra. Sulla fresca alleanza, si pronuncia così l’Aristei, leader delle Liste Civiche: “Luigino Ciotti ha dato la disponibilità a allearsi con noi in continuità con gli ultimi cinque anni di battaglie comuni, praticate e condivise sia in sede di consiglio comunale, sia nelle lotte sociali a proposito di area ex Deltafina, ex Pip, zona industriale di Ospedalicchio, Suap, ricerca della qualità nello sviluppo urbanistico e promozione della politica culi urale. AI popolo della sinistra, scontento dell’operato di questa amministrazione, proporremo un percorso politico libero da legami con i centri di potere, contro l’arroganza, per ricostruire solide basi sociali e culturali. n nostro obbiettivo comune è quello di restituire dignità alla sinistra di Bastia Umbra, oggi purtroppo smarrita e senza idealità, attraverso meccanismi di partecipazione e protagonismo sociale. Sanino consapevoli e attenti nei confronti dei cittadini e dei lavoratori; Bastia Umbra vuole uno sviluppo che garantisca occupazione, operi concretamente in difesa dei diritti e delle necessità dei soggetti deboli e agisca in nome del bene comune e contro gli interessi dei singoli”.
Alberta Gattucci
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