Mentre si discute sul riassetto ospedaliero arriva un caso di buona sanità
L’Idv con Del Genio chiede potenziamento dei distretti
ASSISI (fla.pag.) – L’ospedale di Assisi è uno dei temi caldi di questi giorni, un ‘caso’ che sta a cuore alla politica; anche la testimonianza dei cittadini, però, può aiutare a capire quanto sia importante mantenere su livelli d’eccellenza il nosocomio assisiate, struttura che serve anohe i comuni di Bastia, Bettona, Cannara e Valfabbrica e, potenzialmente, i sei milioni di turisti che visitano queste zone. A fianco di liste d’attesa spesso troppo lunghe, ci sono infatti anche casi di “buona sanità”, come racconta il pittore, assisano d’adozione, Raffaele Ariante: “La sera del 1 marzo, mentre andavo a casa, ho percepito una strana sensazione, il cuore ha iniziato a battere forte e ho deciso di recarmi all’ospedale. Si parla spesso di mala-sanità, ma mi fa piacere pubblicizzare e comunicare la grande professionalità e umanità che ho trovato al Pronto soccorso di Assisi. Sono stato subito trattato come da protocollo, continua Ariante, questo il vocabolo che ho percepito nel mio stato confusionale oltre che impaurito per quello che mi stava accadendo perché non conoscevo l’entità della gravità del mio stato di salute. Il dottore del Pronto soccorso mi rassicurava già con i suoi modi gentili e garbati e il suo staff (due infermiere donne e un infermiere che è venuto spesso a visitarmi durante la notte) lo seguiva in ogni sua richiesta. L’ospedale di Assisi è forse paragonabile ad una clinica privata per la sua piccola dimensione, ma in questo caso non è sinonimo di poco fare: quella sera, come forse tutte le altre, è stato infatti un continuo andirivieni di persone bisognose di aiuto. Con questa mia testimonianza, conclude Ariante, vorrei ringraziare il dottor Francesco Borgognoni, persona preparata ed esperta, ma anche ricco di quella straordinaria umanità che dovrebbe accompagnare sempre la nostra vita quando incontriamo l’altro”. A fianco della testimonianza della gente ‘comune’, da segnalare la posizione del candidato a sindaco di Bastia Umbra, Vincenzo Del Genio dell’Idv, che si dice d’accordo “con le altre rappresentanze politiche che hanno così bene espresso malumore sulla situazione critica dell’ospedale di Assisi. Ma io, dice Del Genio, andrei un po’ oltre: di fronte a questa crisi economica che in campo sanitario viene anche da lontano (le varie magagne ed inefficienze non sono cose nuove), auspicherei almeno il riassetto e riqualificazione dei servizi essenziali (Pronto Soccorso, 118-, continuità assistenziale) che salvaguardino il territorio dal punto di vista delle emergenze sanitarie. Penso che potenziare i vari reparti del nosocomio solo sulla carta (perchè di fatto i soldi non bastano) verrebbe a creare le solite situazioni all’italiana, con ospedali aree di parcheggio per malati di serie B che non possono aspirare ai reparti universitari dell’olimpo perugino. Per quanto riguarda il potenziamento dei distretti del territorio, conclude Del Genio, non posso che essere d’accordo: meglio decentrare i servizi per rendere capillare l’assistenza sanitaria”.
Articolo in PDF:
comments (0)
You must be logged in to post a comment.