di MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – Tensione alle stelle in casa del partito democratico. Al punto che il segretario Roberto Capocchia ha abbandonato prima del termine il direttivo di martedì sera, dopo un violento alterco con la componente del partito capeggiata da figure di primo piano ex Ds.
Lo scontro si è consumato a partire da un’analisi delle primarie per poi debordare sul piano personale. Il contrasto è stato così aspro che, con tutta probabilità, Capocchia entro la fine, o al massimo i primi giorni della prossima settimana, chiederà la fiducia ai settantatre membri del coordinamento locale del partito democratico per poter continuare a lavorare serenamente in vista delle amministrative di giugno. A chi lo ha rimproverato di non aver convocato le opportune riunioni prima dello svolgimento delle primarie Capocchia ha ricordato con i numeri il buon risultato ottenuto dalla consultazione del popolo democratico due domeniche fa.
“E’ stata una grande prova di democrazia – ha detto Capocchia – con 1844 persone che si sono recate alle urne, 700 in più rispetto alle primarie che hanno incoronato Veltroni. Un segnale molto forte della passione politica e civile e del fatto che i cittadini, quando vengono chiamati a scegliere, non fanno mancare il loro sostegno e il loro impegno.
Il dato in base al quale un terzo dell’intero elettorato del centrosinistra si è recato alle urne non può essere ignorato dalle forze dell’intera area. Le primarie-ha aggiunto Capocchia – sono una scelta irrinunciabile per il Partito democratico e uno straordinario strumento di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini. Sono state volute e votate dal coordinamento comunale ad ampia maggioranza ed hanno rispettato le indicazioni dello statuto nazionale del partito. Averle svolte regolarmente, senza allinearsi a chi voleva fare altro, è stata una grande prova di autodeterminazione per il nostro territorio”.
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