Centrosinistra sempre più diviso, la segreteria di Rifondazione comunista attacca il Pd


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – “Una guerra tra bande”. Così la segreteria di Rifondazione comunista definisce le primarie che domenica hanno incoronato Antonio Criscuolo candidato a sindaco del partito democratico.
“A distanza di pochi giorni ci sembra che il grande sconfitto di questa consultazione sia il partito democratico stesso e che sia entrato in crisi il progetto che intendeva portare avanti. La dinamica che ha caratterizzato questa consultazione è stata proprio la “guerra tra bande” dentro il Pd, una prova di forza all’interno della sezione bastiola e tra questa e la segreteria provinciale del partito. Le primarie hanno prodotto una spaccatura interna che facilita solo il centrodestra. Si è trattato di un atto di irresponsabilità politica che complica anche il quadro delle alleanze con gli altri partiti. Ma ancor più grave – spiegano i rifondatori – è stata l’assenza dalla competizione di differenti proposte politiche e l’incapacità di considerare ciò che è successo a Bastia negli ultimi anni.
Dalla nascita di comitati contrari al progetto Deltafina (ricordiamo il comitato Mezzomiglio e il comitato per le scuole), alle proteste per il sotto-passaggio di via San Rocco e per il progetto della piazza di Ospedalicchio, dalla questione Pip all’insediamento della Leroy Marlin, passando per la chiusura di aziende importanti e per la perdita di posti di lavoro nel nostro territorio.
Nessuno è stato in grado di confrontarsi con la città su questi problemi e su quelli futuri. Ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con tutte le forze politiche di centrosinistra sulle questioni concrete a partire da come si intende procedere relativamente ai progetti di ristrutturazione delle grandi aree industriali dimesse.Diamo per scontato che soltanto chi è libero da interessi di parte può ricoprire un incarico importante come quello di sindaco, tanto più a Bastia, dove è necessario ricostruire un legame forte tra amministrazione e cittadino e ridare alla comunità un’identità sociale e culturale”. Intanto le liste civiche di Rosella Aristei stanno distribuendo volantini molto critici rispetto all’operato dell’amministrazione Lombardi. “Il programma elettorale della coalizione al governo della città è rimasto sulla carta Una sequenza di false promesse, a partire dalla variante al piano regolatore che non è ancora arrivata”.

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