L’associazione Oicos propone un incontro con il professore di Estetica all’università di Firenze, presso la sala deI consiglio deI municipio di Bastia
BASTIA UMBRA – “Filosofia e tragedia”. E’ questo il tema dell’incontro con il professor Sergio Givone, promosso dall’associazione Oicos riflessioni per domani alle ore 16,30 presso la sala del consiglio del municipio di Bastia.
Sergio Givone è ordinario di Estetica presso il dipartimento di Filosofia dell’università di Firenze. Particolarmente significativi sono i suoi lavori su Dostoevskij.
Di interesse anche la sua opera narrativa in cui forte è ancora il richiamo filosofico e l’impronta della letteratura
russa. Givone è inoltre collaboratore assiduo del quotidiano la Repubblica. La conferenza si addentrerà dunque nelle pieghe dell’inesplorato rapporto tra tragedia e filosofia. Secondo Diogene Laerzio, Platone, prima di dedicarsi alla filosofia, bruciò la tragedia composta davanti al teatro di Dioniso.
Il rogo del tragico costituirebbe l’iniziazione del filosofo: se il tragico è il regno del conflitto, della morte ambiguamente intrecciata alla vita, il filosofo che osserva il lieto dispiegarsi delle idee, che addita il sommo Bene non può che rigettarla. O tragedia o filosofia, sembra dire Platone. Per secoli una sorta di interdetto cade sulla tragedia. Eppure, prima con Kierkegaard, poi con Nietzsche, la tragedia torna ad essere cruciale per la filosofia. Con Kierkegaard: la morte di Cristo è la più alta tragedia. Il dolore non oltrepassabile resta custodito dal dio che muore e risorge: la crocifissione diventa il luogo del paradosso tragico. Il cristianesimo di Kierkegaard si comprenderebbe insomma solo attraverso un pensiero che Givone definisce pensiero tragico. In questa prospettiva il tragico sarebbe dunque essenziale per il religioso. Ma non solo; il tragico, secondo Givone, rende comprensibile anche il nichilismo. Per Nietzsche, da La nascita della tragedia fino ai biglietti all’amico Peter Gast nei quali si firma “il Crocifisso” oppure “Dioniso”, il tragico è l’essenza di quella scelta che dice “sì” al dolore, “sì” anche al cerchio demonico dell’eterno ritorno dell’identico.
Nell’incontro in programma domani e condotto da Giancarlo Baffo e Lorenzo Chiuchiù, Givone proverà ad attualizzare la riflessione ponendo il focus sulle relazioni che ai giorni nostri si intessono tra filosofia e tragedia.
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