LA DENUNCIA 
Secondo la Cgil non ci sarebbe stato alcun preavviso ‘Azienda arrogante’


— ASSISI —
NON SI APRE affatto bene il 2009 per la Mignini-Petrini, almeno per quanto riguarda le relazioni sindacali. Appena un mese fa, ai primi di dicembre, era stato raggiunto un accordo tra azienda e sindacati sulla complessa vicenda della chiusura del mangimificio Petrini e del trasferimento della produzione nel sito di Petrignano. Ieri, si è riaperto il conflitto con la decisione della rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) che ha proclamato uno sciopero spontaneo di 4 ore per ogni turno di lavoro nella stessa giornata, per protestare contro il licenziamento di tre lavoratori. Una decisione che, secondo una nota delle Cgil, è scaturita da una decisione inaspettata da parte dell’azienda che ha deciso di dare immediata esecuzione al licenziamento di tre dipendenti con oltre 30 anni di servizio comunicata agli interessati, senza preavviso. I tre lavoratori hanno saputo del licenziamento con decorrenza immediata, mediante una lettera raccomandata pervenuta ai loro domicili sabato scorso. Si tratta di un modo, che la Rsu definisce ‘arrogante’, di applicare l’accordo raggiunto a fatica un mese fa. «Nessuno contesta il fatto che queste persone facciano parte del percorso condiviso nell’accordo per la gestione degli esuberi – commenta la Rsu Mignini Petrini – ma è inaccettabile il metodo con cui, in maniera fredda e distaccata, l’azienda si libera di tre dipendenti storici che hanno contribuito in maniera sostanziale alla crescita e allo sviluppo di questa fabbrica». Che cosa chiedono sindacati e maestranze per rispettare lo spirito e la lettera dell’intesa? «Che sia data ai tre lavoratori la possibilità di interloquire “in maniera propria e diretta” con la direzione aziendale per concordare il percorso di uscita dall’azienda». Insomma, rischia di scoppiare di nuovo la rabbia dei lavoratori che hanno concordato sulla ristrutturazione, ma si aspettano di poter gestire insieme all’azienda le diverse fasi e i vari percorsi. Ci era stato garantito che i tempi di applicazione dell’accordo sarebbero stati scaglionati nel 2009. «Se le nostre richieste saranno ignorate – avverte ancora la Rsu – le iniziative di lotta proseguiranno e ci riserveremo di impugnare, se necessario, il provvedimento burocratico preso dall’azienda».
m.s.
 

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.