Ennesima segnalazione contro l’inciviltà di chi lascia a terra le buste di immondizia
BASTIA UMBRA – Allarme immondizia. Questa volta l’ennesimo grido parte dal cittadino A.C., che non è nuovo a invitare l’attenzione pubblica a valutare ciò che accade sotto gli occhi di tutti. Nonostante le regole impartite più volte a chiare note dall’assessorato all’ambiente del municipio bastiolo. “Il Natale a Bastia Umbra ha visto vie illuminate, vetrine eleganti e tanta gente a passeggio – racconta il signor A.C. – ma c’è stato anche dell’altro, compresi scorci eloquenti di tanta gente che continua a rendere sempre più degradate le aree destinate alla raccolta dei rifiuti, in particolare quelle dove si trovano raccoglitori utili alla differenziata. Il tutto e facilmente documentabile fotograficamente da qualsiasi passante: via Roma, viale Umbria e via Veneto sono solo alcune delle strade vittime dell’inciviltà. Ci sono cittadini che continuano indisturbati a ammassare rifiuti di ogni tipo addosso alle campane, magari per la pigrizia di utilizzare gli appositi cassonetti situati a pochi metri di distanza. Ma ciò che colpisce ma: iormente è che tra le aree di scarico illegittimo più gettonate ci sono quelle locate di fronte alle scuole primarie e secondarie di primo livello; alla faccia dell’educazione civica! E allora, mi viene da pensare: egregio signor sindaco, assessori e comandante della polizia municipale di Bastia Umbra quand’è che prenderete sul serio questo problema? Perchè chi compie questi gesti incivili pare sia certo della assoluta impunità; sarà pure arrivato il momento di dimostrare che non è così? Sarebbe veramente triste che una città civile come Bastia Umbra si arrendesse a questo disagio, continuando a tacere nell’indifferenza. Una presa di posizione ufficiale dell’amministrazione comunale sull’argomento sarebbe un bel regalo per tutti”. Questa e il pensiero di A.C., cui si aggiungono le segnalazioni di F.L. per i manifesti stracciati in via Monte Vettore e il ritrovamento di siringhe infette e fiale lungo le sponde del Chiascio.
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