Presentato alla cittadinanza di Bastia Umbra il progetto di Santa Croce

Tutti potranno contribuire fattivamante ai lavori di restauro


BASTIA UMBRA – Arte, solidarietà e cultura. Questo il filo conduttore della presentazione del progetto di Santa Croce, che restituirà alla cittadinanza uno spazio arricchito di valore sociale. Lo scambio, promosso da un comitati scientifico d’eccellenza, sarà biunivoco, dal momento che la cittadinanza potrà contribuire economicamente ai lavori di restauro. Innumerevoli sono le opere catalogate tra quelle che necessitano di intervento di recupero, tutte a disposizione di coloro che intenderanno donare alla comunità il valore aggiunto di un bene riportato alla luce. Esempio di tutto questo è la famiglia di Marcello Mantovani, bastioli che hanno sposato per primi la nobile causa. Di questo e di molto altro si è discusso ieri nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, dove una numerosa folla ha ascoltato con interesse gli interventi di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, don. Francesco Fongo, parroco della parrocchia di San Michele Arcangelo di Bastia Umbra, e Francesco Lombardi, sindaco di Bastia Umbra. Veramente approfondita l’analisi del progetto esplicata dal tavolo dei relatori: monsignor Vittorio Peri, vicario episcopale per la cultura, Adelio Rosi, architetto incaricato, Maria Brucato, storico dell’arte presso la Soprintendenza per i Beni Storici-Artistici e Etnoantropologici dell’ Umbria, Maria Laura Manca, archeologa presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’ Umbria, Corrado Fratini, storico dell’arte e docente presso l’Università degli Studi di Perugia, Mariella Lucioni, storica dell’arte, Selene Vispi, Storica dell’arte, Paola Mattioli e Fiamma Scalfati, restauratrici dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma. “E’ importante che una città come Bastia Umbra abbia un museo, in particolare ecclesiastico” ha sottolineato la storica Brucato “che possa raccogliere all’interno di esso gli oggetti che provengono da ogni chiesa del territorio cittadino”. “La nascita di un museo d’arte sacra a Bastia Umbra è legata alla necessità improrogabile di fornire alla città un contenitore adeguato per le numerose opere di proprietà della parrocchia” ha affermato il professor Fratini “il progetto di allestimento presume un percorso diverso rispetto a quello seguito nei musei locali. Infatti, piuttosto che esporre i manufatti secondo la classica sequenza cronologica, si è preferita una soluzione tematico-topografica, che sarà messa in risalto anche dal sistema di illuminazione previsto”.”La chiesa museo non sarà solo quindi un deposito di opere” ha precisato Teresa Morettoni, coordinatrice del progetto  “ma potrà testimoniare il percorso culturale e la spinta spirituale di Bastia Umbra, in cui la storia civile e religiosa, il vissuto di tante generazioni hanno prodotto un grande patrimonio, ricco di capolavori, che deve essere consegnato il più possibile integro, se non arricchito alle future generazioni”.


Alberta Gattucci

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